Economia e lavoro - 18 maggio 2020, 07:00

Anche il Piemonte da oggi fa le prove di normalità ed entra nel vivo della Fase 2

Serrande alzate per tutti i negozi, parrucchieri, estetisti, tatuatori. Consentiti anche tutti gli sport all'aperto da soli o in coppia, ma nel rispetto delle distanze

Da oggi in Piemonte, così come nel resto d’Italia, riparte il commercio.

Da questa mattina -come deciso dal Presidente Alberto Cirio su indicazioni del Governo - riapriranno tutti i negozi, i parrucchieri, gli estetisti, i tatuatori e tutti i servizi per gli animali (oltre alle toelettature già attive potranno riprendere l’attività i dog sitter, le pensioni e l’addestramento).

Sempre da oggi riapriranno anche tutte le altre strutture ricettive al momento ancora chiuse e i musei: consentiti anche tutti gli sport all’aria aperta in forma individuale o in coppia con il proprio istruttore, purché sempre nel rispetto delle distanze.
Sicurezza è la parola chiave della Fase 2 delle attività al dettaglio, che per tirare su le serrande dovranno seguire le linee guida elaborate dalla Conferenze e delle province autonome. Di seguito le indicazioni divise per categorie.

Parrucchieri ed estetisti

Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione. Consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso a chi ha più di 37,5°C.
La permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del servizio o trattamento. Consentire la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale. E’ necessario riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti. L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio. Nel locale mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori. Eliminare la disponibilità di riviste.

L’operatore e il cliente che per il servizio devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro, devono indossare una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, etc., associati a rischi specifici propri della mansione).
In particolare per l’estetica, nel caso di distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente) e utilizzare camici/grembiuli possibilmente monouso per gli estetisti. I guanti devono essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale. Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori. Igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni cliente. Assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici.

Favorire il regolare e frequente ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria. Sono inibiti, dove presenti, l’uso della sauna, il bagno turco e le vasche idromassaggio. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

Strutture ricettive

 

Gli alberghi e gli agriturismi dovranno fornire informazioni adeguate sulle misure di prevenzione, anche in lingua straniera. A discrezione il rilevamento della temperatura corporea: in tal non potranno entrare i soggetti superiori ai 37,5°. È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
Si deve inoltre garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche ed è consigliato favorire le modalità di pagamento elettroniche e la gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile. L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.
Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale dipendente è tenuto all’utilizzo della mascherina quando in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.
L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza
interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare/gruppo di viaggiatori. Importante garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).

Commercio al dettaglio

Per i negozi valgono gran parte delle indicazioni già fornite per le attività ricettive (rilevamento della temperatura, distanziamento interpersonale, igienizzazione delle mani, cassa dotata di barriere, modalità di pagamento elettroniche). In caso di vendita di abbigliamento: dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce.
I clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti.

Musei, archivi e biblioteche

Le strutture culturali devono definire uno specifico piano di accesso per i visitatori (giorni di apertura, orari, numero massimo visitatori, sistema di prenotazione, etc.) che dovrà essere esposto e comunque comunicato ampiamente (es. canali sociali, sito web, comunicati stampa), evitando assembramenti.

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore 37,5 °C. I visitatori dovranno sempre indossare la mascherina.

Il personale deve indossare la mascherina a protezione delle vie aeree sempre quando in presenza di visitatori e comunque quando non è possibile garantire un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro.

L’area di contatto può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio. In tutti i locali mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani."

Predisporre percorsi ed evidenziare le aree, anche con segnaletica sul pavimento per favorire il distanziamento interpersonale e che prevedano una separazione tra ingresso e uscito.

Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti, con particolare attenzione a quelle toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.). Assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici, così come favorire il ricambio d’aria.
L’utilizzo di ascensori, dove possibile, va limitato e riservato a persone con disabilità motoria. Regolamentare l'utilizzo di eventuali depositi e guardaroba."

Le audioguide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo se adeguatamente disinfettati al termine di ogni utilizzo. Favorire l'utilizzo di dispositivi personali per la fruizione delle informazioni.

Eventuali attività divulgative dovranno tenere conto delle regole di distanziamento sociale e si suggerisce di organizzare le stesse attraverso turni, preventivamente programmati e privilegiando gli spazi aperti. Per quanto concerne il trattamento di fondi documentari e collezioni librarie, non potendo essere sottoposti a procedure di disinfezione poiché dannosi per gli stessi, si rimanda alle procedure di stoccaggio in isolamento degli stessi dopo il loro utilizzo.

Cinzia Gatti