- 22 giugno 2020, 19:06

La Maturità secondo Giacomo: "Noi più facilitati, ma l'esame non era un pro forma"

Racconti di un esame incredibile e di un ritorno sui banchi di scuola inedito ed emozionante. "Lo definirei stressante e strano, ma per fortuna mi ha accompagnato un'amica"

Merfephoto

L'Esame di Maturità di Giacomo è finito venerdì. Una lunga attesa, un'ansia mai provata e l'emozione del ritorno sui banchi di scuola.

Io, la Commissione e... l'amica

"Lo definirei stressante e strano. Per fortuna, a una mia amica è stata data la possibilità di assistere al mio orale. La sua presenza mi ha aiutato molto a gestire l'ansia", racconta Giacomo, 5A indirizzo turistico del Giobert di Asti.

Niente paura

Un filo rosso ha accompagnato la Maturità 2020 dei 1252 studenti astigiani. È il "niente paura", è la consapevolezza di sentirsi in un luogo sicuro, nonostante tre mesi di lockdown e nonostante le numerose morti per Covid19.

Anche al Giobert gli studenti sono stati monitorati all'ingresso, tramite controllo della temperatura corporea, autocertificazioni e dispenser di gel igienizzante. 

Un esame a tutti gli effetti, nonostante le modalità non convenzionali, che fa emergere, però, una certa onestà intellettuale.

Noi maturandi 2020 diversi dagli altri

"Noi maturandi 2020 siamo sicuramente diversi dagli studenti degli anni precedenti. Il mio indirizzo in condizioni normali avrebbe dovuto preparare un pacchetto turistico con calcoli economici. Siamo stati indubbiamente facilitati, ma non è stato un esame pro forma", continua Giacomo.

Domani è già qui

Ora, lasciati alle spalle tre mesi di didattica a distanza e un esame piuttosto particolare, bisogna pensare al futuro.

"A settembre inizierò l'università: Lingue e Culture per il Turismo a Torino".

Elisabetta Testa