Cultura e tempo libero - 30 giugno 2020, 14:40

Circa 2.000 giovani dei centri estivi diocesani andranno alla scoperta dei tesori museali cittadini

L’iniziativa, nata da un’idea del vescovo Prastaro, vede il coinvolgimento della Fondazione Asti Musei e dell’Amministrazione comunale

Cultura, svago, socialità per la crescita consapevole dei ragazzi anche durante la stagione estiva. E’ questa la sintesi del progetto centri estivi della Diocesi di Asti, che ha preso il via oggi con l’arrivo dei primi gruppi di ragazzi e ragazze a palazzo Mazzetti.

L’iniziativa è nata da un’idea del vescovo Marco Pastraro, sviluppata dal presidente della Fondazione Asti Musei, Mario Sacco, con la collaborazione del sindaco di Asti, Maurizio Rasero. Nello staff organizzativo i responsabili della pastorale giovanile e del progetto dei centri estivi diocesani, don Rodrigo Limeira, don Mauro Canta, Davide Celestre.

Si proseguirà fino al 31 luglio tutti i giorni: la previsione è di portare 2.000 ragazzi di elementari e medie a scoprire l’importante patrimonio museale del capoluogo. Ovvero palazzo Mazzetti, domus romana, cripta di Sant’Anastasio, torre Troiana, museo raccolta Guglielminetti, battistero di San Pietro e altri tesori architettonici.

Oggi, per salutare i gruppi di giovani sono intervenuti con i responsabili diocesani, il presidente Sacco, il sindaco Rasero, il direttore di Asti Musei Andrea Rocco e le guide impegnate nei tour. I ragazzi, dopo la visita ai tesori museali, saranno coinvolti in attività ludiche, momenti di svago, intrattenimenti musicali.

Redazione