Dopo due mesi di ripetute sollecitazioni, sono in arrivo le risorse economiche previste dal “Decreto Rilancio” per il pagamento della Cassa Integrazione (F.S.B.A.) dei lavoratori del Comparto dell’Artigianato, sospesi dal lavoro per Covid-19.
Con queste risorse, tranche da 516 milioni, sarà quindi possibile pagare le prestazioni di aprile scorso, rispondendo così alle numerosissime e legittime sollecitazioni dei lavoratori messi in ‘Cassa integrazione F.S.B.A.’ dalle imprese artigiane costrette per legge a sospendere l’attività. Situazione che, per quanto concerne il Piemonte, interessa un numero complessivo di 71.229 lavoratori e 18.881 aziende.
Per pagare le prestazioni di maggio, giugno e luglio, serviranno però ulteriori risorse economiche pari ad almeno altri 700 milioni di euro. La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha ipotizzato di recuperarle nella specifica riserva di 2,7 miliardi prevista nel Decreto, ovvero nelle pieghe del bilancio del Ministero. Ma occorre anche guardare oltre perché molte delle imprese artigiane non sono ancora nelle condizioni di riprendere appieno l’attività lavorativa.
“Tutte le parti sociali della bilateralità artigiana piemontese – scrivono in una nota Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cgil, Cisl e Uil - convengono che, oltre al recupero di nuove risorse economiche a sostegno dei lavoratori dell’artigianato, sia assolutamente indispensabile prevedere la possibilità di accedere ad ulteriori settimane di ammortizzatore sociale”.