Riteniamo la posizione di Cirio relativa all'accoglienza una mossa di consenso verso una base elettorale. Lo dice pure l'Ordine dei Medici che: "Evocare il rischio di contagio da Covid per ridurre l’assegnazione di migranti al Piemonte è fuorviante e scorretto". Da più parti sono arrivate rassicurazioni, su numeri, problematiche e su procedure sanitarie. Eppure il presidente della Regione ha cavalcato mediaticamente il tema, che in qualche modo risponde alla sua base elettorale.
Come Ambiente Asti e Uniti si può, non crediamo si possa assistere a livello Istituzionale, a dichiarazioni scorrette rispetto alle competenze, prive di dati scientifici. Questo tipo di incipit è tipico di informazione che si trova sui social network e che mira a far impersonare nell’immigrato le problematiche più disparate.
Il presidente della Regione può legittimamente affrontare in una campagna elettorale tale tematica in modo semplicistico e fuorviante. Farlo invece dal proprio ruolo Istituzionale, scavalcando ministeri competenti, Prefetture e Comuni che ospitano i centri di accoglienza o i progetti SPRAR/SIPROIMI è lontano da ciò che è il ruolo di un presidente di Regione. Nelle politiche di accoglienza, molto complesse, sono state proprio le chiusure di territori come vorrebbe Cirio a generare problematiche, accoglienza non diffusa e difficoltà di gestione.
IL COMUNE DI ASTI PRENDA UNA POSIZIONE
Il Comune di Asti si è sempre dimostrato sensibile a tali tematiche, ha dimostrato preparazione nel settore dell'accoglienza, tanto che ha operato positivamente in tal senso e stride un po’ non sentire da parte dell'amministrazione una posizione sulla "chiusura" di cui il presidente della Regione cerca di farsi portavoce. Su questo aspetto abbiamo interrogato il sindaco e l’assessore con delega all’Immigrazione e alla Cooperazione Mariangela Cotto.
Crediamo ci siano ruoli e competenze rispetto all'accoglienza dei migranti che vadano rispettate e crediamo che il Comune di Asti debba far sentire la propria voce, soprattutto a fronte di dichiarazioni imprecise che mirano a un facile consenso in una certa base elettorale. Capiamo che in parte la stessa maggioranza abbia da fare i conti con le proprie componenti politiche, ma abbiamo sempre riconosciuto a parte della giunta e al sindaco di saper prendere posizioni ragionevoli sul tema.
Per cui interroghiamo chi concretamente opera sul territorio, affinché possa farsi portatore di posizioni scientificamente corrette e ragionevoli anche nel dialogo con l'Istituzione Regionale Piemonte.
I Consiglieri Comunali
Mario Malandrone Ambiente Asti
Michele Anselmo Uniti si può
Mauro Bosia Uniti si può