Sono ancora molti gli interrogativi attorno alla ripresa scolastica.
Primo fra tutti quello del trasporto scolastico, che coinvolge anche il nostro Astigiano.
Se in un primo momento la normativa nazionale parlava di una capienza bus del 50%, ad oggi sembra essere definitiva quella che fa spazio a un 80%.
"Fortunatamente, da un lato, è stata aumentata la capienza. Il trasporto pubblico sarà garantito per le scuole elementari. Per quelle dell'infanzia ci sono più problemi, legati essenzialmente alla sicurezza", commenta l'assessore comunale all'Istruzione, Elisa Pietragalla.
L'80%, però, come da matematica, lascerebbe fuori un 20% di alunni. Una percentuale importante, che, seppur minoritaria, è destinata a generare non pochi problemi, anche per quanto riguarda l'organizzazione delle scuole superiori.
"Come Artom, l'80% non mi dice niente. Il 20% resta a casa o forse arriva due ore in ritardo ogni volta a scuola? È necessario chiarire questi aspetti il prima possibile, o sarà troppo tardi", è l'amaro commento del Dirigente Scolastico dell'Artom di Asti, Franco Calcagno.