Sanità - 21 settembre 2020, 09:19

Sanità, il Nursing Up denuncia un nuovo e costante aumento di infermieri contagiati dal Covid

De Palma: "Si convochino gli Stati Generali del mondo infermieristico. Occorrono strategie comuni e organizzazione"

Il Presidente del Sindacato Infermieri Italiani, Antonio De Palma ha rivolto un sentito appello al Governo, alle Regioni, alla FNOPI: "I dati ufficiali sono allarmanti, 15 mila infermieri infetti ad oggi per vostra stessa ammissione. È arrivato il momento di serrare le fila, di combattere insieme, di metterci nella condizione di affrontare con maggiori mezzi un nemico che ora conosciamo ma che è sempre pericoloso".

 A poche settimane dalla manifestazione generale del Circo Massimo organizzata dal Nursing Up, Sindacato Infermieri Italiani, il prossimo 15 ottobre, a cui aderiranno numerose altre associazioni infermieristiche e soprattutto a cui prenderanno parte colleghi da tutta Italia, De Palma, "seppur in un clima di amarezza per l’indifferenza di un Governo che ha portato all’estrema conseguenza della proclamazione di uno sciopero per il 2 novembre prossimo, sente di voler e dover rivolgere un nuovo appello alle parti in gioco”.

"Le diverse posizioni, i differenti ruoli,  - spiega De Palma - non possono essere sinonimo di obiettivi differenti quando in gioco c’è la salute degli italiani. Non basta proclamare il costante aumento di casi di contagio"

I dati pubblicati da un noto quotidiano nazionale specializzato informano che il 30 per cento degli infermieri in questi mesi si è aggiornato con corsi on line per affrontare con maggiore consapevolezza e conoscenza il nemico.

"Le qualità professionali, la competenza e il coraggio degli infermieri non si discutono, continua il presidente Nursing Up, se i fatti ce lo chiederanno noi affronteremo di nuovo questa battaglia senza paura, in nome della difesa della salute dei cittadini. Ma occorre, adesso, trovare strategie comuni. Confrontarci, aprire la strada al dialogo: non ci sono alternative per far fronte alla nuova emergenza. Mettere in secondo piano i personalismi e gli interessi di parte è fondamentale. Le nostre rimostranze andranno avanti, la nostra battaglia per la difesa dei nostri interessi professionali e contrattuali non si può fermare. Ma non per questo ogni giorno non ci recheremo sul posto di lavoro, negli ospedali, per combattere il nemico. L’appello è quello del confronto: concretezza e non parole. Non possono più esistere disorganizzazione, turni massacranti, mancanza di presidi sanitari e di strumenti per affrontare ogni giorno il rischio del contagio".

Nel ribadire che gli infermieri non dovranno essere chiamati a combattere contro i mulini a vento, da soli, e disarmati, De Palma propone di convocare urgentemente gli Stati Generali degli Infermieri con tutte le parti in causa, "quelle consone ad agire e a prendere decisioni, conclude De Palma, se non si chiede la collaborazione dei sindacati allora si rinuncia ad una leva indispensabile, perchè la battaglia della quale parliamo si combatte negli ospedali e non altrove. Occorre guardarci negli occhi e dialogare per affilare le armi e affrontare il nemico con maggiori mezzi a disposizione. E se una nuova emergenza dovesse profilarsi all' orizzonte, allora questa non sia una battaglia combattuta con le armi di cartone. La pandemia non è un gioco, le vite dei pazienti e degli infermieri non lo sono".

Redazione