“Ritiro l'Oscar Green con grande emozione: è proprio un bel regalo per il mio compleanno”. Martina Bodda di Cisterna d'Asti compirà 25 anni sabato prossimo, ed è tra i magnifici 9 piemontesi vincitori del concorso organizzato da Giovani Impresa Coldiretti. Dopo la serata di gala di ieri sera al Circolo dei Lettori di Torino accede così alla selezione nazionale.
“Ringrazio mia mamma per avermi dato l'idea di riutilizzare i filtri di cartone utilizzati nella nostra cantina per realizzare i portabottiglie, i miei fratelli per il supporto, Coldiretti Asti per avermi suggerito questa opportunità e l'Università di Torino”. L'idea di Martina è prima diventata la sua tesi di laurea ed ora è un progetto denominato “Fine”, dall'unione di Filter e Wine per sottolineare due aspetti: fine come eleganza, e come fine vita che viene reinventato.
Le prime scatole portabottiglie sono già state messe in bella mostra ieri sera ed ora si tratta di sensibilizzare le cantine nel riutilizzo dei filtri che solitamente vengono buttati. Martina ha già progettato diverse creazioni, scatole regalo ed elementi d'arredo come vasi per i fiori, lampade, porta gioie. Il procedimento è semplice, i filtri in cartone utilizzati per filtrare il vino vengono asciugati e fustellati come se fosse cartone.
Se non fossero riutilizzati, i filtri, andrebbero smaltiti come rifiuti indifferenziati in quanto impregnati di materiale organico. Con ogni filtro una cantina può ottenere una scatola mono bottiglia e tenendo conto che, in una cantina media, un filtro viene utilizzato per il filtraggio dai 5 ai 10 ettolitri di vino (in base a quanto il vino risulta torbido) e che in Piemonte la media degli ultimi 10 anni è di 43.696.000 ettolitri di vino prodotto, si può facilmente capire quanto risparmio economico e ambientale si potrebbe ottenere con il riuso creativo di Martina. In un anno nella nostra regione vengono utilizzati circa 5.826.133 di filtri di dimensione 40 per 40 centimetri pari alla superficie di 126 campi da calcio.
A fare gli onori di casa alla cerimonia di consegna degli oscar è stato il delegato regionale Giovani Impresa, l'astigiano Danilo Merlo, con il presidente di Coldiretti Piemonte Roberto Moncalvo e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa. Presenti il presidente di Coldiretti Asti Marco Reggio, il direttore Diego Furia e il segretario provinciale Giovani Impresa Enrico Lorenzato, con gli altri presidenti, direttori, delegati e segretari di tutte le federazioni provinciali di Piemonte e Valle d'Aosta.
“Ospite” d’onore, in collegamento video, di questa XIV edizione la delegata nazionale Giovani Impresa Veronica Barbati. Presente dal vivo invece il fumettista Gabriele Scarafia, già allievo della Scuola internazionale di Comics di Torino che, nel corso della serata, ha realizzato divertenti vignette, una per ogni categoria della premiazione.
“Innovatori di natura” è stato il titolo di quest’anno del concorso e “Sostenibilità” la categoria vinta da Martina Bodda.
“Abbiamo voluto, quest’anno più che mai - ha evidenziato Danilo Merlo -, portare un messaggio positivo all’evento di premiazione, una serata che, fino a pochi mesi fa, non riuscivamo neanche ad immaginare di poter realizzare, ma che, proprio per questo, ha avuto un significato ancora più forte dimostrando come l’agricoltura piemontese non si sia mai fermata, nonostante le difficoltà della pandemia”.
“Il concorso Oscar Green – sottolinea Diego Furia - offre una vetrina importante ai partecipanti, una grande opportunità ai giovani agricoltori che implementano ed innovano il nostro patrimonio d’eccellenza. Grazie alle nuove generazioni, il binomio agricoltura e innovazione è diventato sempre più frequente: l’esempio l’abbiamo avuto proprio dalle aziende, come “La Pergola” di Alessandra e Martina Bodda, che hanno partecipato a questo concorso con passione, creatività e professionalità”.
“La finale regionale Oscar Green è sempre un grande momento di confronto proficuo – afferma Marco Reggio – in cui emerge che il tessuto imprenditoriale del nostro territorio è davvero ricco. L’agricoltura ha bisogno dell’innovazione e di nuova linfa che proprio i giovani sanno portare grazie a nuove idee che nascono da esigenze e sperimentazioni, ma che sanno poi concretizzarsi in veri progetti. Anche i giovani piemontesi confermano i trend nazionali che vedono l’agricoltura come settore che sa dare concrete prospettive di futuro: sono aumentate, infatti, le aziende under 40 del 60% rispetto al 2017 e 2018. Proprio per questo, anche alla luce della crisi causata dal Covid, sono fondamentali le misure a sostegno del mondo agricolo giovanile, motore della nostra economia”.