Sport - 14 ottobre 2020, 12:52

Nuova avventura sportiva per l’astigiano Matteo Ponghetti, ora calciatore del Torino FC

Il giovane attaccante, classe 2006, ha militato per otto anni nella Scuola Calcio Astigiana

Da poche settimane Matteo Ponghetti, attaccante esterno classe 2006, sta vivendo una nuova e esaltante avventura sportiva, poiché è diventato ufficialmente un calciatore del Torino FC.

Ponendo così un nuovo punto di partenza per il giovane atleta astigiano, che ha sempre mantenute intatte umiltà e voglia di faticare per migliorare, settimana dopo settimana. “Ho iniziato il mio percorso calcistico a sei anni – racconta Matteo – e a 8 sono entrato a far parte della Scuola Calcio Astigiana. Per me è stata una seconda famiglia, con cui ho trascorso cinque stagioni bellissime, prima di trasferirmi nell’estate 2020 al Chieri Calcio. Dopo solo due settimane con il club torinese è arrivata la chiamata granata e ho sposato questa opportunità con grande entusiasmo”.

Tanti i ricordi dei cinque anni astigiani: “Alla SCA ho avuto due riferimenti principali – afferma il giovane calciatore –. Il primo è Simone Perla, mio allenatore all’inizio dell’esperienza nel club, il secondo è Daniele Delli Poggi, che mi ha guidato nelle due stagioni successive”. La sua filosofia, alla SCA come al Torino, resta lo stessa: “Lavorare tanto e a testa bassa, mantenere umiltà in qualsiasi categoria o squadra, non far mancare mai l’impegno e la voglia di lavorare”.

"La mia avventura nel Torino, sotto la guida di mister Christian Ferratti, è iniziata bene – aggiunge Ponghetti – Il modulo scelto dall’allenatore è il 4-3-3 e tendenzialmente vengo impiegato nel ruolo di attaccante di destra nel tridente, un ruolo in cui mi sento a mio agio. Lavoro con concentrazione ogni settimana, per poter affrontare un processo di crescita che mi porterà a imparare tanto sotto il profilo tecnico-tattico. Resto con i piedi ben piantati a terra, certo è che mi piacerebbe tantissimo riuscire a raggiungere l’opportunità di giocare con la Primavera granata”.

Idee chiare e tanta voglia di godersi ogni istante sul terreno di gioco per Matteo, che ha un idolo assoluto: “Non ho mai avuto icone a cui ispirarmi – chiosa l’attaccante – ma ho sempre apprezzato tanto Pelè, per le sue doti calcistiche ma soprattutto per il suo spessore umano. Ho anche visto un film sulla sua vita che mi ha ispirato parecchio”.

Redazione