Il rapporto di Legambiente sull’Ecosistema Urbano mostra un Paese a due velocità: la prima più dinamica e attenta alle nuove scelte urbanistiche, ai servizi di mobilità, alle fonti rinnovabili, alla progressiva restituzione di vie e piazze ai cittadini, alla crescita degli spazi naturali. La seconda, più statica con un andamento troppo “lento” nelle performance ambientali delle metropoli soprattutto sul fronte smog, trasporti, raccolta differenziata e gestione idrica.
Il report – realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e il Sole 24 Ore su dati inerenti il 2019, pertanto pre pandemia – vede in testa alla classifica delle città più ‘green’ Trento e Mantova (entrambe mantengono la posizione in classifica dello scorso anno) seguite da Pordenone, Bolzano (in calo di una posizione) e Reggio Emilia. All’estremo opposto Pescara (102esima), Palermo e Vibo Valentia (104esima e ‘maglia nera’ della classifica). Ragguardevole, poi, la crescita di consapevolezza in una metropoli come Milano, che ha raggiunto il 29esimo posto.
Guardando al territorio piemontese, troviamo due capoluoghi inseriti tra i primi dieci (Biella e Verbania, nono o decimo) e uno poco al di sotto (Cuneo, 15esimo). Tocca poi scendere fino al 42esimo posto per trovare Novara e fino al 64esimo per Asti. Va ancora peggio guardando a Torino, ottantesima, e soprattutto Alessandria che è fanalino di coda regionale con la 93esima posizione in classifica generale. Di contro, Torino è stata però inserita tra le 17 “Best Practies” nazionali per gli investimenti effettuati su ciclabilità e mobilità alternativa.
In allegato, il file pdf con il rapporto completo.