Attualità - 16 novembre 2020, 12:57

Giorgio Felici (Confartigianato Piemonte): “Scegliere prodotti del nostro artigianato, non arricchire Amazon”

“Illudendosi di essere cittadini 4.0, arricchiamo Bezos e i turbo capitalisti globali. La vita è altrove, diceva un poeta. Riappropriamocene”, caldeggia il presidente dell’associazione

“Quello che ci attende sarà uno dei Natali più tristi e difficili dal dopoguerra. Auspicando che nel mese di dicembre si allentino alcune restrizioni e si mettano artigiani e commercianti nella condizione di lavorare senza perdere la ‘finestra natalizia’, ipotesi che segnerebbe la fine certa per molte attività che nel 2021 non sarebbero in grado di riaprire, voglio lanciare un appello: a Natale regalate prodotti del nostro artigianato, non ordinate su Amazon e sugli altri portali di acquisti online

E’ l’appello lanciato da Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, che sottolinea: Non è vero che l’emergenza sanitaria impone sacrifici a tutti. C’è che ci sta guadagnando, e alla grande: i giganti del web e i padroni dei social, con Amazon in testa, che ha visto i ricavi nel terzo trimestre 2020 schizzare del 37%. Nei giorni scorsi la Commissione Ue ha aperto nei confronti di Amazon un’indagine per violazione delle regole sulla concorrenza: bella scoperta, noi la concorrenza sleale di Amazon la subiamo da anni. Allora, questa volta siamo noi a chiedere un’assunzione di responsabilità: comprate prodotti dell’artigianato locale”.

“Da quando la pandemia è scoppiata nel nostro Paese – ha aggiunto Felici – alle categorie produttive è stato chiesto un grande sforzo di responsabilità: abbiamo chiuso le nostre attività per tre mesi, abbiamo investito per mettere in sicurezza luoghi di produzione e di vendita, abbiamo nuovamente richiuso. È giunto il momento di uscire dal mondo virtuale e tornare nella realtà: comprate i nostri prodotti".

"Si tratta di un atto di resistenza economica ma anche sociale e culturale - conclude il presidente di Confartigianato Piemonte - non possiamo arrenderci a un’idea di società solipsistica, dove si vive rinchiusi, guardando tv a pagamento mentre i nostri figli crescono con la Dad, seguendo spettacoli e convegni in streaming, ordinando pranzi e cene che ti vengono consegnati da raider schiavizzati, ordinando tutto online. Illudendosi di essere cittadini 4.0, arricchiamo Bezos e i turbocapitalisti globali. La vita è altrove, diceva un poeta. Riappropriamocene”.

Comunicato stampa