Al Direttore - 26 novembre 2020, 09:16

Castello d'Annone ricorda il 'suo' Alessandro Campini a 10 anni dalla morte

Il ricordo di due amici: "Alessandro era punto di riferimento a Castello d’Annone, dove partecipava alle attività della Protezione civile, dell’Unione sportiva e della Pro loco, senza paura di prendersi responsabilità seppur fosse giovanissimo"

Oggi sono dieci anni che se n’è andato, appena ventenne, Alessandro Campini. Certamente tutti quelli che l’hanno conosciuto ne conservano privatamente ricordi preziosi: e altrettanto prezioso è stato il contributo che ha lasciato nella sua comunità.

Alessandro, infatti, era già un punto di riferimento a Castello d’Annone, dove partecipava energicamente alle attività della Protezione civile, dell’Unione sportiva e della Pro loco, senza paura di prendersi responsabilità seppur fosse giovanissimo.

La voglia di occuparsi del paese e delle sue organizzazioni era tanta che qualcuno, per scherzare, lo aveva soprannominato "il Sindaco"; lui, a sentirselo dire, ci gongolava un po’, segno che l’idea evidentemente non gli dispiaceva.

Questa desiderio di fare, di esserci, di organizzare, non l’ha abbandonato mai, nemmeno durante i giorni faticosi della malattia: malattia durante la quale, nonostante gli interventi e le terapie, si è diplomato, si è iscritto all’Università, ha portato avanti gli impegni che si era preso, ha continuato a fare una vita sociale dinamica coi suoi tanti amici e non ha mai smesso di fare progetti per il futuro.

Un grande esempio di impegno civico, che si spera di poter tornare presto a commemorare - covid permettendo - con la partita sul suo amato campo da calcio, a luglio, la domenica della festa del paese.

Mauro e Matteo, due amici

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