Ha quasi il sapore della beffa il graffito che, in via Incisa, ad Asti raffigura il premier Giuseppe Conte, nei panni di Babbo Natale, con il Dpcm "Christmas Edition".
Il giorno dopo il nuovo decreto (natalizio appunto) che istituisce la Zona Rossa nei festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, Asti vede un discreto movimento di persone in giro per gli ultimi acquisti natalizi.
Un "normale" sabato di compere, senza derogare agli obblighi già esistenti, mascherina, distanziamento per quanto possibile, igiene e disinfezione delle mani.
Soprattutto gli 'habitué' dell'ultima ora, dovranno fare i conti con il fatto che il 24 i negozi saranno chiusi (tranne alimentari, farmacie, parrucchieri e pochi altri).
È vero, indubbiamente un Natale anomalo, senza la spensieratezza e l'allegria che si accompagnano a questi momenti, un Natale in cui ci ritroviamo di nuovo senza i bar e i ristoranti che pure avevano investito, proprio sperando negli incassi di questi giorni festivi, un Natale in cui tante persone non potranno riabbracciare i propri cari.
Ma la voglia di un pensiero da regalare con un sorriso, magari anticipando il dono a qualche giorno prima, fortunatamente rimane, con la consapevolezza che il nemico da combattere è subdolo e insinuante. E la speranza di tornare ad abbracciarci resta.