Da quando è iniziata la pandemia, ormai quasi 10 mesi fa, anche gli ospiti della Casa di Riposo Città di Asti e i loro famigliari non hanno potuto vivere i momenti di affettuosità che, spesso, curano più di tante compresse e la cui mancanza ha avuto effetti negativi sull’equilibrio di salute generale.
Pertanto – ora che la seconda ondata volge alla conclusione mentre si paventa lo spettro di un’eventuale terza a gennaio, controbilanciata dall’inizio delle vaccinazioni, sulle quali però permangono incertezze – i responsabili della struttura ritengono non ci si possa esimere dal cercare soluzioni volte a compensare il vuoto affettivo che non può venir colmato dalla buona volontà degli operatori.
Stanno quindi valutando, così come già avvenuto in altre strutture nel Paese, la realizzazione di una “stanza degli abbracci”. Ovvero una parete in plastica trasparente, elastica e sottile ma robusta, con annesse 'maniche' da indossare per abbracciare accarezzare o stringere le mani degli anziani ospiti della struttura oppure una struttura gonfiabile con le stesse caratteristiche.
Un luogo sicuro in cui gli incontri tra gli anziani e i familiari si possano svolgere in condizioni di piena sicurezza sanitaria con caratteristiche di accoglienza, nelle pertinenze delle strutture, ma non nelle aree frequentate da tutti gli ospiti.
“Entrambe le soluzioni al vaglio hanno un costo compreso tra i 2.500 e i 3.000 euro – spiega Giuseppe Camisola, Commissario straordinario della struttura – e ci piacerebbe poter regalare ai nostri ospiti questa opportunità. Per farlo abbiamo bisogno di un sostegno economico per non dover distrarre, da capitoli importanti quali quelli per l’acquisto dei DPI e del personale, risorse in questo momento non meno importanti per tutelare la salute e il benessere degli ospiti”.
Chi volesse contribuire a questo progetto solidale, può farlo mediante un bonifico bancario intestato alla Casa di Riposo Città di Asti – con la causale “Progetto Stanza degli abbracci”; IBAN IT 66 F 06085 1031600000 0006259.