Attualità - 10 gennaio 2021, 10:30

Progetti, opportunità e amore per Asti. Intervista a Roberta Furnari

Astigiana di adozione spiega il suo interesse per il territorio e la voglia di realizzare qualcosa di costruttivo

Roberta Furnari (MerfePhoto)

Sguardo appassionato e voglia di essere attiva per il territorio che l’ha accolta tanti anni fa. Roberta Furnari, da Barbaresco ad Asti è nelle Commissioni Pari Opportunità di Comune e Provincia.

45 anni dell’Acquario, è impiegata Enel con la passione per la politica (milita nel partito di Fratelli d’Italia), la letteratura classica e l’architettura. Tra le cose che più le interessano, le visite a palazzi medioevali e rinascimentali, cosa che ad Asti non manca.

“Sono entrata prima nella Commissione del Comune, nel 2018 e nel 2020 anche in Provincia. Mi reputo astigiana doc e avevo voglia di poter essere un ‘sostegno’ per portare avanti progetti nei quali credo”.

Contrasto al bullismo e al mobbing sul lavoro

Tra i progetti al momento al vaglio della commissione, un progetto per il contrasto al bullismo, piaga che la stessa Roberta ha vissuto sulla propria pelle: “Un’esperienza che ti porti dentro tutta la vita, vorrei che nessun bambino o ragazzo possa sentirsi in quel modo”.

Non solo. Anche la violenza che spesso si deve subire sul posto di lavoro, “colloqui che sfiorano sottili (neanche troppo) ricatti morali, dove si chiede di essere accondiscendenti. Perché? Le donne valgono molto e io cerco di essere al loro fianco anche in queste battaglie che vanno sostenute, non si deve andare oltre la professionalità”.

La Rete delle associazioni i istituzioni

Sono tanti in effetti i progetti delle Commissioni Pari Opportunità portati avanti da un gruppo di persone coese e combattive che hanno saputo fare rete con le varie istituzioni cittadine e provinciali, una rete che si spende ogni giorno anche contro la violenza sulle donne, in collaborazione con diversi attori sul territorio.

Dal portale Sos donna, alle Stanze dedicate per le vittime di violenza, in collaborazione con le forze dell’ordine, alla lotta contro il cancro con la Lilt e molte altre associazioni ed enti.

“Purtroppo il lockdown ha fermato diverse iniziative, per quanto online abbiamo comunque lavorato molto”, spiega Furnari.

Il video contro la violenza

Anche nel giorno del 25 novembre, la Commissione provinciale presieduta da Bianca Marina Terzuolo, ha ideato e promosso la realizzazione del video “Basta violenza contro le donne”, per prevenire, contrastare e dire “no” alla gravità di questo fenomeno, che costituisce una sistematica violazione dei diritti umani delle donne e una vera e propria emergenza pubblica.

L’iniziativa – con la collaborazione di: Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti, Questura di Asti, Centro Antiviolenza Provinciale-CRI Comitato Asti, Consigliera Provinciale di Parità e Consigliera delegata alle Pari Opportunità-Vicepresidente della Provincia di Asti – si è posta l’obiettivo di supportare le donne vittime di violenza facendo loro conoscere la vicinanza e la qualificata e incisiva attività delle Istituzioni impegnate sul territorio sia nell’aiuto a vincere la paura di denunciare l’autore delle violenze subite, sia negli interventi e nell’adozione dei provvedimenti di competenza in merito.

Il nostro nome è... donne

Continua anche l’incessante ricerca di fondi per esempio per i bimbi che non possono avere i tablet per la didattica a distanza, ed è stata bellissima, l’anno scorso l’esperienza teatrale ‘Il nostro nome è... donne’, evento promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Città di Asti e dalla Commissione Comunale Pari Opportunità, dedicato alle scuole secondarie di secondo grado della città”, spiega Roberta.

Le protagoniste dello spettacolo sono state le stesse componenti della Commissione, guidata da Nadia Miletto che, dirette dal regista Alessio Bertoli, sono salite sul palco per mettersi in gioco in prima persona portando un messaggio di impegno e di cittadinanza attiva alle studentesse e agli studenti presenti.

“Ho recitato anch’io in tre parti, leggendo dei versi scritti da studenti con tematiche molto forti, è stato molto emozionante”, continua Furnari.

Dalla beneficenza durante il Gulla, con i disabili e le loro partite di calcio arbitrate da una donna, all’attenzione verso il Dsa (disturbo specifico sull’apprendimento), portato ad una maggiore attenzione, sono tanti i progetti delle commissioni che saranno portati avanti.

“Sono tantissime le persone che voglio ringraziare per queste mie esperienze, non le nomino per timore di dimenticare qualcuno, ma grazie per questa opportunità, che spenderò a favore del territorio che amo”.

 

Betty Martinelli