Da domani, Asti e il Piemonte ritornano in zona arancione, con le limitazioni ormai note e i colori che cambiano, trascinando nell'arcobaleno, attività e progetti.
"I dati della nostra regione - spiega il presidente Alberto Cirio - ci collocano in zona arancione come conseguenza delle nuove misure più restrittive adottate a livello nazionale per l’incremento della circolazione del virus che si sta registrando in tutta Italia ed Europa. Tuttavia è importante segnalare che la pressione ospedaliera, pur restando significativa, continua progressivamente ad alleggerirsi grazie agli sforzi virtuosi che il Piemonte ha saputo fare nelle scorse settimane. So che questo è un nuovo sacrificio per tutti ed è la ragione per cui ho chiesto al Governo che i ristori previsti per le categorie chiuse siano certi e immediati”.
Il presidente si augura che venga rivista la scelta di bloccare l'asporto dalle 18, definendola "Una decisione punitiva e poco comprensibile".
Da lunedì ripartono le scuole in presenza al 50%
Da lunedì anche le scuole superiori potranno ripartire in presenza seppur al 50%. "Questo anche grazie al Piano Scuola sicura che la Regione ha messo in campo e ad un enorme lavoro fatto con i prefetti, i territori e il mondo scolastico e dei trasporti per garantire la ripresa in sicurezza", spiega Cirio.
Ma la cultura e le palestre attendono ancora
Non esiste ancora nessuno spiraglio per il mondo della cultura e delle palestre e piscine che, estenuate dai provvedimenti, forse, salvo sporadici casi, non hanno molte forse per "scendere in campo", cosa tentata dalle attività di risorazione con l'iniziativa nazionale "IoApro".
Un atto di 'disobbedienza', che invitava ad effettuare servizio nei locali fino alle 22, cosa assolutamente non permessa dalle norme anti covid.
I due locali astigiani che hanno aderito a #IoAPro
Solo due i locali che hanno aderito nell'Astigiano, "Universo Pollo", di via Grassi e "L'osteria del Conte" di Camerano Casasco.
In città, da Universo Pollo è intervenuta la Digos, già giovedì, invitando il gestore a tenere chiuso, garantendo solo l'asporto. Le prenotazioni erano già 10: "Io, come tanti, aveva riferito il titolare Daniele, sto rischiando di chiudere e quando si è con l’acqua alla gola le si prova tutte. Non voglio finire come quei commercianti che hanno preso uno sgabello e una corda e si sono impiccati per i debiti”.
A Camerano Casasco, sono intervenuti i Carabinieri di Montechiaro, per evitare l'apertura, 12 le prenotazioni. "Dodici coraggiosi che hanno deciso di darci una mano" ha spiegato il titolare dell'Osteria del Conte Francesco Li Causi.
Lo stesso vicesindaco di Asti, Marcello Coppo, con Delega al Commercio, aveva espresso diverse perplessità sulle limitazioni, definendo #IoApro, "una manifestazione conseguente l’incapacità del governo di fornire linee chiare sulla base dei protocolli che dà".