Cultura e tempo libero - 20 gennaio 2021, 19:40

Il vescovo Prastaro ha incontrato online i giornalisti: "È tempo di guardare avanti, senza rimpiangere il passato"

Tradizionale colloquio con gli addetti della comunicazione, in occasione del patrono San Francesco di Sales. In collegamento anche Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali e Mons. Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali

È stato un incontro inedito quello di questa sera, tra il vescovo di Asti, Marco Prastaro e i giornalisti astigiani, in occasione del loro patrono, San Francesco di Sales. 

Per la prima volta online a causa della pandemia, la videoconferenza è partita dal tema "Vieni e Vedi" (Gv 1,46) che papa Francesco ha scelto per il Messaggio della 55esima Giornata delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà a maggio. 

"Comunicare incontrando le persone come e dove sono" è il sottotitolo del colloquio, che ha visto la presenza di Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana.

La comunicazione: umanità e dinamicità

"Il 2020 è stato un anno in cui abbiamo riflettuto sull'approccio con i nostri media, che cambia il nostro essere e interpella la nostra stessa umanità. La comunicazione imprime dinamicità, movimento continuo di attenzione verso l'altro. La vera comunicazione per noi è testimonianza, è umanità che ci rende parte del tutto. Dobbiamo ritornare a una comunicazione essenziale e non più prolissa", ha spiegato Corrado. 

L'obiettivo dei comunicatori sociali è ad oggi quello di diventare promotori di una comunicazione che non giudica, che sappia cogliere l'essenza dell'altro, rispettandone i tempi e le memorie. Il sogno è quello di poter tornare il prima possibile a una comunicazione diretta, senza filtri e senza distanze: una comunicazione più pervasiva e vicina.

Nel cambio epocale che stiamo vivendo in un tempo che ci obbliga alla distanza sociale a causa della pandemia, la comunicazione può rendere possibile la vicinanza necessaria per riconoscere ciò che è essenziale e comprendere davvero il senso delle cose.

Il rapporto tra chiesa e media: la doppia pedagogia

Sull'argomento è intervenuto anche Mons. Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. 

"Il rapporto tra Chiesa e media è sempre stato 'della doppia pedagogia'. Da un lato il grande entusiasmo, ma anche il richiamo morale e lo spettro di un uso distorto. Dal punto di vista epistemologico il media, sempre creduto neutro, ridefinisce il rapporto con il potere. I media non sono luoghi di democrazia. È un mondo privo di regole e per questo dobbiamo stare attenti". 

È tempo di guardare avanti, non più indietro

Le conclusioni dell'incontro sono state affidate al vescovo di Asti, Marco Prastaro.

"Le buone idee fanno andare avanti il mondo. Grazie a chi ha continuato a lavorare per questa comunità, nonostante fossimo costretti tutti a casa. Siamo una grande comunità. Viviamo in una realtà di provincia, tendiamo a guardare al passato e a rimpiangerlo. Si scrive anche molto sulla nostra storia locale. Penso che il nostro tempo oggi ci interpelli a girare un po' la testa e a provare a guardare avanti. Siamo molto presi dal presente, ma è tempo di iniziare a mettere in movimento le idee e la progettualità. Anche il nostro territorio deve essere stimolato, deve investire sul futuro".

Elisabetta Testa