Questa mattina il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, accompagnato dalla Prorettrice Giulia Anastasia Carluccio, ha visitato il Polo Universitario astigiano dove ha avuto modo di vedere personalmente le aule recentemente informatizzate e dotate di collegamenti wireless, i laboratori scientifici e informatici.
Il rettore ha altresì inaugurato, insieme alle autorità presenti, due ‘perle’ tecnologiche realizzate durante la chiusura per l’emergenza Covid: il laboratorio scientifico supertecnologico per gli studenti del corso di Infermieristica e la sala regia e registrazione per la teleformazione, dotata di apparecchiature all’avanguardia e strumenti di ultima generazione per la “Dad”.
“La visita del rettore – ha affermato il presidente Mario Sacco – si inserisce in un momento di massimo impegno per il polo formativo astigiano, sia sotto il profilo degli investimenti per dotare la sede di nuove tecnologie per la teledidattica e la formazione a distanza, sia dal punto di vista organizzativo con un ampliamento dell’offerta formativa ed i servizi agli studenti in costante crescita per tutti i corsi afferenti all’ateneo torinese”.
Al termine della visita, il professor Geuna ha partecipato a un incontro in Aula Magna, nell’ambito del quale si è confrontato con i responsabili dei vari corsi attivi presso il Polo astigiano. Non prima di aver ascoltato gli interventi dei rappresentanti politici presenti, che hanno unitamente sottolineato la volontà di collaborazione da parte del territorio.
“L’università – ha affermato il sindaco Maurizio Rasero – è la realtà più importante che abbiamo sul territorio, anche e soprattutto in prospettiva futura. Circa 1.600 studenti, in parte da fuori città, che rappresentano una rilevante realtà anche per quanto concerne l’indotto. Tutto il territorio crede nella nostra Università: qui c’è un terreno fertile, sfruttateci. Molti investimenti sono stati fatti ma molti altri vogliamo ancora farne”.
“E’ necessario guardare al futuro con capacità di investire e focalizzando su specifici aspetti – ha rimarcato il presidente della Provincia, Paolo Lanfranco – Serve una regia e saper scegliere come investire, ma farlo in cultura è un obiettivo importante da perseguire”.
“Non posso che esordire ricordando che oggi è il Giorno della Memoria – ha detto Geuna –, ma credo che celebrare proprio quest’oggi la cultura sia un segnale particolarmente importante. Inoltre questo Polo è intitolato a Rita Levi Montalcini, una neuroscienziata, che è l’ambito in cui ho lavorato anch’io prima di diventare rettore e al quale tornerò finita questa esperienza”.
Guardando anch’egli in prospettiva futura, Geuna ha poi sottolineato che “Nel nostro piano strategico c’è la volontà di trasformare la nostra Università da torinocentrica a diffusa sul territorio. E’ nata a Torino, dove ha sviluppato una storia che non può essere sconfessata, ma vi sono molti altri territori da valorizzare. Abbiamo progetti concreti per ampliare le nostre proposte formative, anche sulla scorta dell’esperienza maturata affrontando l’emergenza pandemica”.