/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 12 luglio 2019, 06:47

Digitale: lavoro, formazione e intrattenimento. Un settore in continuo aggiornamento

Il momento storico e sociale attuale richiede un mondo sempre più connesso e digitalizzato. Nel 2020, in Italia sono stati più della metà gli utenti che hanno utilizzano smartphone e altri dispositivi per connettersi in media almeno sei ore al giorno

Digitale: lavoro, formazione e intrattenimento. Un settore in continuo aggiornamento

Il momento storico e sociale attuale richiede un mondo sempre più connesso e digitalizzato. Nel 2020, in Italia sono stati più della metà gli utenti che hanno utilizzano smartphone e altri dispositivi per connettersi in media almeno sei ore al giorno. Il settore del digitale è in assoluto uno dei mercati maggiormente in crescita del decennio che ci siamo lasciati alle spalle appena un anno fa e a conferma di ciò ci vengono in aiuto i dati, in particolare quelli sul gioco online e l’intrattenimento. Ma anche il lavoro e la formazione sono stati influenzati dal fenomeno, e viene richiesta una sempre maggiore conoscenza di strumenti digitali fra i requisiti di assunzione. A tal proposito sono numerose le piattaforme che offrono corsi certificati online, sia con docenti in carne e ossa tramite lo streaming, sia con lezioni on demand. Andiamo quindi ad analizzare i settori il cui sviluppo è sempre più intrecciato con il mondo digitale.

Lavoro: lo smart working e gli strumenti digitali

In particolare nell’ultimo, anno abbiamo sentito sempre più parlare di smart working, di lavoro remoto e la parola freelance è diventata sempre più di uso comune. Ciò è dovuto principalmente a due fattori: la nascita di strumenti digitali che permettono la condivisione immediata di file e materiale multimediale grazie allo streaming, e l’aumento della media della popolazione “digitalizzata”, che quindi con tali strumenti è a proprio agio. Si considera che saranno quasi otto milioni gli italiani in smart working entro la fine del 2021 e sempre più aziende hanno accolto con entusiasmo questa opportunità. Indubbiamente le competenze richieste attualmente dal mondo del lavoro pendono sempre più verso il digitale: professioni “antiche” come commercialisti, architetti, ingegneri non possono fare a meno di interfacciarsi con fatture cloud, software di disegno e condivisione di dati con Google Docs o altri strumenti. 

Anche la formazione cambia con il digitale e crescono i freelance

Il discorso sulla formazione è altrettanto interessante. Stanno infatti nascendo e crescendo sempre più piattaforme e università virtuali che garantiscono formazione personalizzata e docenti in streaming per dare la possibilità a chiunque di arricchirsi professionalmente. Anche per questo motivo in Italia ci sono sempre più freelance: liberi professionisti che decidono di muoversi nel mercato da autonomi, proponendo diversi tipi di servizi. Al 2020, l’Italia era il Paese europeo con il più alto numero di freelance, con oltre tre milioni e mezzo di lavoratori autonomi. Il dato è leggermente calato di quasi l’8% rispetto al 2016, ma soltanto poiché molti di questi professionisti spesso si uniscono per dar vita a start-up innovative, veri e propri “aggregatori” di competenze e professionalità.

L’intrattenimento digitale: il mercato che produce fatturati da capogiro

Senza alcun dubbio, e dati alla mano, il settore che è maggiormente protagonista del mercato digitale è l’intrattenimento. Suddividendo tale settore in interattivo, ovvero tutto ciò che riguarda il gioco, casinò online, scommesse sportive, giochi di carte e gaming, e on demand, con serie TV, musica, e sport in streaming, possiamo notare come i dati indichino che queste attività vengono svolte quotidianamente da almeno un italiano su due. In particolare, i numeri di Netflix e del gioco online sono quelli che risaltano maggiormente. Il colosso che produce e trasmette contenuti multimediali in streaming è arrivato nel 2020 a 195 milioni di abbonati in tutto il mondo, mentre il business del gioco online, nella sola Italia, è in crescita del 10% ogni annocon previsioni di spesa globale di 80 miliardi di dollari nel 2024. Anche per ciò che concerne il settore dell’intrattenimento le basi per il successo sono da andare a ricercare negli strumenti: sempre più accessibili e sempre più potenti. 

Le prospettive legate al digitale sono per lo più ancora inesplorate. La certezza è che al momento questo ambito non conosce crisi e sono sempre di più i professionisti che decidono di erogare i propri servizi come autonomi o costituendo start-up usufruendo di tutti gli strumenti di condivisione e archivio dati virtuali. 

Richy Garino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium