Nella legge di bilancio 2021 è stato previsto un nuovo strumento di sostegno alla famiglia.
Si tratta del contributo mensile previsto dai commi 365 e 366 riconosciuto alle madri disoccupate o mono reddito che fanno parte di un nucleo monoparentale e che hanno dei figli a carico riconosciuti disabili con una percentuale uguale o superiore al 60%.
Il contributo è pari a 500 euro mensili netti ed è stato finanziato per gli anni 2021, 2022 e 2023 per un massimo di 5 milioni di euro annui.
Per potere erogare il contributo l’Inps deve però ancora aspettare che il ministero del lavoro e il ministero Economia e Finanze emanino un decreto interministeriale che stabilisca come individuare i destinatari del sussidio e le modalità di presentazione della domanda e della erogazione dello stesso, considerato anche il rispetto del limite di spesa annuo.
Quest’ultimo strumento di sostegno si aggiunge alle altre iniziative già finanziate ed in vigore per il 2021 (bonus bebè, congedo di paternità, sgravio contributivo per assunzione di donne ecc...).
"La lodevole iniziativa - spiega Salvatore Bullara Cisl Fp Alessandria- Asti, va certamente a tutelare fasce deboli della popolazione,ma proprio in quanto si aggiunge ad altri strumenti di sostegno in un panorama normativo che muta ad ogni legge di bilancio e complica la vita sia a chi ne ha bisogno e deve richiederlo sia a chi lo deve erogare, esprime una volta di più la necessità di superare la logica degli interventi spot per arrivare aduno strumento di valutazione globale delle situazioni familiari per tutelare soprattutto quei nuclei che si trovano in una situazione di svantaggio".
Secondo Bullara, "occorre trovare un metro di valutazione della situazione familiare che tenga conto di tutte le circostanze della vita e possa per quanto possibile rendere esigibilii diritti ed apprezzare i valori espressi dalla nostra carta costituzionale.Il delicato momento istituzionale che stiamo attraversando può trasformarsi nel punto da cui partire per un riordino anche di questa materia".