Le cure domiciliari sono la nuova frontiera della sanità e, secondo il Pd piemontese "sono centrali per la revisione del Piano socio-sanitario. Non c’è residenzialità senza domiciliarità, soprattutto in una Regione con più di un quarto della popolazione sopra i 65 anni come il Piemonte".
In un’ottica di equità, va garantito ai cittadini e alle loro famiglie il diritto di scelta tra le cure residenziali e quelle domiciliari. A tal fine sono stati depositati alla Camera e al Senato due Disegni di Legge di parlamentari Dem piemontesi: Stefano Lepri e Mauro Laus, che verranno presentati per la prima volta domani, lunedì 15 febbraio, alle ore 17, in un evento on line promosso dal Pd del Piemonte, con la partecipazione di Cgil, Cisl, Uil, Bottega del Possibile, Acli, Csa e Forum Terzo Settore, sulla pagina Fb del Pd piemontese.
Residenzialità e domiciliarità sono due pilastri complementari della cura alle persone non autosufficienti, con pari dignità e da rivolgere alle differenti situazioni di bisogno. Non si può aiutare l’uno, dimenticando l’altro.
"Il Pd Piemontese - sostengono il segretario Paolo Furia e la consigliera Monica Canalis - è impegnato a salvare le Rsa del Piemonte, soprattutto quelle no profit che si trovano sull’orlo del crac a causa dell’incompetenza degli assessori Icardi e Caucino e della volontà di lasciar campo libero ai grandi gruppi vocati al business, e intanto prosegue l’approfondimento sulle riforme di ampio respiro, con l’obiettivo di ripensare la residenzialità e potenziare la domiciliarità".