La Casa di Riposo Città di Asti, nell'ambito del Recovery Plan, ha proposto la formulazione di progetti di investimento rientranti negli obiettivi dichiarati, in particolare "per quanto attiene all’attenuazione dell’impatto sociale ed economico prodotto dalla attuale crisi con una particolare attenzione anche agli aspetti delle politiche di transizione verde".
A comunicarlo il commissario, Carlo Camisola che dettaglia le due proposte presentate.
La prima sul la “Gestione della cronicità, del fine vita e della complessità sanitaria” riguarda la possibilità di lavorare in sinergia con la struttura ospedaliera con l’obiettivo di ridurre i costi sanitari derivanti dalle lunghe ospedalizzazioni di soggetti cronici necessitanti di cure ed assistenza sanitaria ad alta intensità ma non più in fase di acuzie.
"La seconda - spiega il commissario - è orientata al recupero/razionalizzazione della parte dismessa del presidio da trasformare in Casa di Comunità un luogo protetto per singoli e nuclei familiari, italiano o stranieri particolarmente colpiti dalla crisi che necessitano di intraprendere percorsi di ri-autonomizzazione e inclusione sociale".
Si tratta di progetti che,se sostenuti, permetterebbero la realizzazione di un importante “Centro di Servizi alle persone” garantendo una vasta gamma di risposte ai bisogni, dall’anziano non più autonomo, alla persona che si avvia a concludere il proprio percorso terreno, alle complessità sanitarie (Alzheimer, Alta complessità neurologica) alla restituzione dell’autonomia e dell’autodeterminazione a singoli e famiglie.
Spiega Angela Motta: "La proposta di inserire la Casa di riposo Città di Asti tra i destinatari dei fondi del Recovery Fund è nata durante una riunione organizzata dall'amministrazione comunale con tutti i consiglieri. In quell'occasione ho chiesto di valutare la possibilità di inserire la struttura astigiana nei progetti da presentare alla Regione. Il sindaco mi rispose che se fossero stati superati alcuni ostacoli burocratici, avrebbe valutato positivamente la proposta".
La consigliera di Italia Viva rimarca il confronto con il commissario e la direttrice Panelli, poi con assessore e dirigente dei Servizi sociali, trovando la formula tecnica che consentisse al sindaco di inserire il progetto tra le proposte da portare avanti. "Anche la Provincia di Asti con il suo Presidente ha collaborato sostenendo il percorso. La necessità di questo investimento è emersa anche al Tavolo dello sviluppo dai sindacati astigiani.
Credo che questo sia il metodo migliore per ottenere dei risultati, superare le appartenenze per uno scopo superiore, nel rispetto dei diversi ruoli, ma con un obiettivo comune.
Speriamo che il progetto possa essere approvato per il bene della struttura che ha un grande bisogno di rilancio".