Il 19 marzo ’21. A Torino, Giardini Grosa, si è tenuta la Giornata di Azione Globale per il Clima, o Climate Action Day, statica eppure profondamente di impatto; però, per quanto migliaia di cartelloni a tema possano urlare speranza, questi non saranno mai così impattanti quanto le false promesse relative all’ambiente, tossiche tanto in politica quanto pericolose per il clima.
La situazione della pandemia e le successive normative hanno reso impossibile manifestare come sarebbe stato consueto, lasciando a terra i cartelloni simbolo di un supporto radicato anche in più piccole realtà, non sempre a voce alta, ma costante. Certamente parlare di una consuetudine di protesta diventa d’obbligo quando qualcosa non funziona: non è dunque possibile continuare a lasciarci rasserenare da promesse vuote per una transizione ecologica e sviluppo sostenibile, quando le lancette del tempo a nostra disposizione per cambiare rotta sono gli unici indicatori a muoversi significativamente in avanti…
Basta false promesse! Necessitiamo in questo momento di un’azione convinta, sincera e plurilaterale. Con questi scioperi, che in molti casi mettono in pericolo la vita di coloro che fanno attivismo, riemerge una coscienza aperta, ma consapevole che serve l’aiuto di tutt* per sostituire al cambiamento climatico un cambiamento del sistema che ad esso ha portato. Proprio per questo non dobbiamo perdere la nostra umanità, e nel rispetto della situazione di emergenza offerta dalla pandemia, approcciarci con curiosità ed impegno alle sfide che si presentano e si presenteranno: con attenzione alle grandi promesse ed ancora più attenzione verso le azioni concrete, in negativo ed in positivo.