Attualità - 16 aprile 2021, 13:05

Rinvenute nell'Astigiano le zanzare giapponesi e koreane: temono meno il freddo e 'colpiscono' da aprile ad autunno inoltrato

I tecnici dell'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente ne hanno trovato larve (per la prima volta in Piemonte, nel caso della koreana) nelle frazioni Mombarone e Valleandona

Alcune schermate relative la diffusione delle zanzare in Piemonte

Questa mattina si è svolta una conferenza stampa online per illustrare i dettagli relativi il rinvenimento alle porte di Asti – da parte di tecnici dell’IPLA (Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente), che dal 2007 realizza il piano regionale di lotta alle zanzare – di due specie di zanzare: una delle quali, la Aedes Koreicus, finora mai rinvenuta nella nostra regione. Mentre l’altra, la Aedes Japonicus, era stata segnalata soltanto in prossimità del Lago Maggiore a partire dal 2019.

I rinvenimento degli insetti, allo stato larvale, sono avvenuti in frazione Mombarone (località Case Grotta) e nelle immediate vicinanze del cimitero, nonché in frazione Valleandona. Dove lo scorso 4 marzo i tecnici dell’IPLA hanno notato dei contenitori con dell’acqua stagnante nella quale stavano proliferando larve di zanzara. Un’anomalia, in rapporto alla stagione, poiché solitamente tali larve non sono presenti fino a maggio, quando le temperature sono più consone al loro sviluppo.


RESISTONO AL FREDDO E POSSONO PUNGERE DA APRILE AD AUTUNNO INOLTRATO

Pertanto, portate in laboratorio ed analizzate, gli esperti dell’Istituto – guidato dall’amministratore unico Andrea Morando, già vicepresidente di Asp e segretario provinciale di Forza Italia – hanno accertato trattarsi di zanzara giapponese e della finora ‘inedita’ in Piemonte zanzara koreana. Specie che – a differenza delle diffuse zanzara comune, zanzara di risaia e zanzara tigre, con la quale comunque condividono la tendenza ad essere attive e pungere anche in pieno giorno – possono svilupparsi anche in caso di temperature più rigide.

Il che potrebbe naturalmente comportare un estensione del periodo di presenza (e, conseguentemente, di ‘fastidio’ per umani e animali, con particolare riguardo per i cani cui possono trasmettere la filariosi) di questi insetti che, essendo più resistenti al freddo, potrebbero ‘anticipare la stagione’ (e quindi le loro fastidiose punture) da aprile estendendola fino alle porte dell’inverno.

Per contrastare questa eventualità è pertanto molto importante far conoscere le buone pratiche finalizzate a limitarne la diffusione (quale ad esempio non lasciare contenitori con dell’acqua) o, nel caso si sospetti la presenza di zone con molteplici larve, segnalarlo all’Ipla mediante il sito zanzare.ipla.org/index.php/it/ oppure chiamando, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17, il numero verde 800/171198 per concordare un sopralluogo dei tecnici dell’Istituto.

Gabriele Massaro