Palio - 09 maggio 2021, 07:30

Domani riapre il Museo del Palio con 'Il Palio in strada. Bandiere e colori nei giorni della festa'

Fino al 31 ottobre una mostra delle bandiere e della città imbandierata dall'inizio anni Settanta ai giorni nostri

MerfePhoto

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Domani, lunedì 10 maggio, alle 9 riapre il Museo del Palio.

Nuovo allestimento, in totale sicurezza, punta a raccontare le eccellenze del Palio di Asti, vale a dire l'imbandieramento.

'Il Palio in strada. Bandiere e colori nei giorni della festa', sarà visitabile a ingresso libero, da domani fino al 31 ottobre 2021, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, il venerdì dalle 9 alle ore 13.

Sabato e domenica, il Museo sarà aperto esclusivamente su appuntamento con prenotazione obbligatoria, in orario d’ufficio, ai recapiti telefonici 0141.399.339/399.359/399.466/399.630/399.041.

"Fin dalla ripresa del 1967 i Rioni, i Borghi e i Comuni hanno addobbato in modo originale le vie e le piazze dei propri territori con cartelloni, striscioni, bandiere, a sottolineare il grande momento di festa che è il nostro Palio", spiegano dal Museo.

La mostra prevede, nella prima sala, un percorso tra le bandiere dei Rioni, Borghi e Comuni, arricchito dalle fotografie della città imbandierata dall'inizio degli anni Settanta fino ai giorni nostri, e i bozzetti, le mascherine e le prove di colore da cui sono poi scaturite le bandiere stesse.

Le bandiere sono corredate da alcune note che spiegano filologicamente i colori ed i simboli utilizzati nella decorazione.

Nella seconda sala, l’esposizione prosegue con il racconto dell'imbandieramento utilizzato nei vari decenni in Asti lungo alcuni tratti di Corso Alfieri, piazza Alfieri e piazza San Secondo.

L’allestimento è curato con l’aiuto dei volontari del Museo, e la disponibilità dei Rioni, Borghi e Comuni del Palio di Asti.

Molti gli artisti astigiani come Gea Baussano, Ernestino Rebaudengo, Pasquale Famiglietti, Sergio Panza, Gianni Peracchio, Luigi Bagnasco, Mauro Chiesa, Angelo Mione, Sergio Bonino, Mario Boero, Fabrizio Fassi, Luca Gippa, al quale si deve anche il bozzetto utilizzato per il manifesto della mostra

"Lo stupendo spettacolo della nostra città imbandierata dai primi giorni di agosto - concludono dal Museo - è frutto delle moltissime ore passate nelle sedi dei comitati Palio dai membri delle commissioni per l'imbandieramento, i quali lavorano tutto l'anno per restaurare, riparare, sostituire o rinnovare questo inestimabile patrimonio iconografico della città. Ogni Rione, Borgo o Comune cerca di primeggiare in quello che è il primo biglietto da visita della città e del suo territorio in attesa della Festa, quella con la 'F' maiuscola, che tutti vivono con infinita passione. I manufatti prodotti sono spesso pezzi unici, vere e proprie opere d’arte che si muovono al vento sotto il cielo astigiano".

Betty Martinelli

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