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Green | 27 maggio 2021, 16:04

Il progetto “Saturno” è stato selezionato dalla Regione Piemonte nell’ambito dei Premi IR20

Quella tra GAIA e da IREN Ambiente è stata giudicata la miglior collaborazione pubblico-privato

Il Premio IR20

Il Premio IR20

Al fine di promuovere le eccellenze nel campo della innovazione e della ricerca, la Regione Piemonte ha assegnato i Premi IR20 (Innovazione e Ricerca 2020), riconoscendo al progetto Saturno (www.saturnobioeconomia.it), di cui l’astigiana GAIA è partner, la qualità di miglior collaborazione tra pubblico e privato nell’ambito della green economy.

Le attività svolte dall’azienda dei 115 Comuni astigiani e IREN Ambiente sono relative alle bioplastiche che si trovano nella raccolta differenziata dei rifiuti organici. Da un lato sono stati testati macchinari che individuano e rimuovono le plastiche erroneamente inserite nel flusso dei rifiuti organici e dall’altro si verificherà il comportamento delle bioplastiche che correttamente rimangono all’interno di un processo industriale di compostaggio per il loro recupero.

GAIA ha effettuato le prove presso l’impianto di San Damiano d’Asti e i risultati del progetto consentiranno di gestire al meglio questi materiali per un’economia circolare efficiente. Le plastiche sono di origine minerale (si realizzano con il petrolio) e devono essere isolate per avviarle al corretto recupero mentre le bioplastiche (che all’apparenza somigliano alle plastiche e ne svolgono la stessa funzione di imballaggio anche alimentare) sono realizzate a partire da materiali organici - solitamente amido di mais ma non solo - e vengono recuperate tramite gli impianti di compostaggio che le trasformano in ammendante per le coltivazioni.

Il progetto nel suo complesso si fonda su tre pilastri:

  • il primo riguarda la realizzazione di una bioraffineria che, a partire dagli scarti organici della raccolta differenziata (Forsu), ricavi non solo elettricità, calore, biometano e compost (ottenibili anche dai “comuni” biodigestori anaerobici) ma anche idrogeno ed acidi carbossilici impiegabili per la sintesi di alcoli e metanolo.
  • Il secondo punta a recuperare i polimeri provenienti dal trattamento della Forsu, separarli e valorizzare le diverse frazioni in modo sostenibile.
  • Il terzo studia avveniristiche tecnologie per provare a catturare l’anidride carbonica prodotta da automotive e particolari casi di industria, così da evitarne l’emissione in atmosfera, e quindi di convertirla in carburanti, bio-fertilizzanti e materie prime utili all’industria chimica.

Il progetto Saturno è risultato “particolarmente meritevole in quanto incentrato sulla ricerca attraverso un insieme integrato di azioni di carattere industriale sperimentale e innovativo; una soluzione concreta per un problema di particolare attualità quale la riduzione delle emissioni di CO2”

“Investire in ricerca è fondamentale – sottolinea l’amministratore delegato di GAIA, ing. Flaviano Fracaroda sempre la nostra azienda ha seguito questa strada per migliorare la gestione dei rifiuti in un mondo che cambia, con un’emergenza ambientale e produttiva da risolvere in modo sostenibile. Collaborare attivamente con 23 partner che vanno dalle Università di Torino e del Piemonte orientale a multiutility come Iren, è per GAIA segno di vitalità e competenza”.

Redazione

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