Attualità - 20 giugno 2021, 07:40

È nato il Comitato per il recupero del Bosco dei Partigiani di Asti. "Deve tornare a essere il polmone della città"

Associazioni, residenti e una parte della politica, dicono 'No' al degrado del parco e alla mancanza di sicurezza

L'incontro di ieri (foto Cristina Fasolis)

È nato ieri il Comitato per il recupero del Bosco dei Partigiani di Asti, un'operazione che parte dal basso raccogliendo l'entusiamo di cittadini e associazioni che desiderano rivitalizzare e riportare a dignità una bella e amata zona astigiana.

Da tempo erano stati lanciati appelli sul degrado della zona, il consigliere di Ambiente Asti, Mario Malandrone aveva firmato recentemente un'interpellanza in cui evidenziava il "pessimo stato del parco con cadute di materiale dalla antica cinta muraria e crescita di vegetazione spontanea, anche arborea, tra i mattoni".

Vegetazione infestante e area ludica in disuso

Inoltre la zona ha l'area ludica completamente in disuso e da liberare dalla vegetazione infestante, i giochi sono rovinati e non ci sono protezioni. Il consigliere aveva chiesto all'Amministrazione se ci fossero misure per "ridare ai cittadini la piena fruizione del Parco mettendo in sicurezza l’area attraverso il consolidamento strutturale delle mura e quali misure si intendono adottare per ripristinare il patrimonio arboreo ed arbustivo eliminato e le panchine, i giochi, le staccionate ecc..."

Anche l'Anpi e il suo presidente Paolo Monticone, in occasione del 25 Aprile aveva constatato e rimarcato il degrado del parco.

Il giornalista Beppe Rovera con Cristina Fasolis, aveva realizzato una videoinchiesta in merito. Nell'operazione 'comitato' sono stati coinvolti, oltre l'Anpi anche l'architetto Roberto Nivolo che aveva curato il restauro di lotti delle mura,  Laurana Lajolo, Elena Berta per l'aspetto arboreo e molti residenti della zona.

Salviamo il parco

Nelle settimane scorse era stata indetta l'assemblea con l'appello #Salviamoilparco per cercare di creare attenzione e di fatto ieri il risultato è stato raggiunto con tantissima partcipazione e attenzione.

Nel comitato anche Asti Cambia, Centro culturale "La Miccia", gli Alpini, le scuole Castigliano e l'Istituto Alfieri, Legambiente.

Gli interventi di ieri hano rimarcato l'importanza della risposta corale all'evento.

Paolo Monticone ha raccontato la genesi del comitato dichiarandosi " soddisfatto dell'esito dell'assemblea, è fondamentale e importante che il Bosco dei partigiani, torni a vivere".

L'architetto Nivolo ha tratteggiato i diversi interventi messi in campo per il recupero, ma anche la "situazione di stallo in cui attualmente si trova il parco, le mura in particolare", raccontando le tante proposte e progetti presentati, dalla congiunzione dei due lati delle mura con una pensilina su via Giobert, a recupero dei cantinoni. Ha anche rimarcato però che "molte di queste proposte sono cadute nel vuoto negli ultimi anni".

Le scuole potrebbero adottare il Bosco dei Partigiani

Il Castigliano e l'istituto Alfieri hanno in comune il progetto "Adotta un parco" e, come sottolineato dalla professoressa Roberta Borgnino "Si pensa di adottare il Bosco dei Partigiani".

Laurana Lajolo ha rimarcato l'importanza storica e sociale del parco, e l'intenzione di chiedere la cura del parco all'Amministrazione, spiegando il grande valore  affettivo che ha per lei "il parco delle stagioni", che ha scandito tutta la sua vita.

Legambiente chiederà un incontro al Comune e il rappresentante degli alpini ha sottolineato l'importanza di "mettere insieme capacità e competenze, per interventi di cura e di protezione civile, il comitato nascente può concordare iniziative con il Comune, nel rispetto della sicurezza".

Per il laboratorio "La miccia" sarà fondamentale tornare al Parco con iniziative, mostre e dibattiti.

I residenti che sono il vero polso della situazione hanno sottolineato l'abbandono, la mancanza di sicurezza, la vegetazione trascurata che impedisce il passaggio verso la parte alta,l'incuria, i cestini poco capienti e una cartellonistica ormai totalmente distrutta. Tra loro l'antropologo Francesco Scalfari che ha voluto ricordare la grande importanza di un polmone verde nella parte nord della città.

All'incontro erano presenti anche Mario Mortara, coordinatore cittadino del PD, il consigliere comunale Mario Malandrone di Ambiente Asti e il giornalista Beppe Rovera.

... E ora al lavoro

"Il comitato ora ha tutta la forza per lavorare, ha spiegato Malandrone - è davvero bello che realtà così diverse si trovino insieme a fare un comitato di cittadinanza per un bene comune. Chi fa politica è ovviamente lì per ascoltare e al massimo accompagnare, ma deve essere un comitato di cittadini trasversale".

Il neonato comitato ha raccolto adesioni e annunciato che sarà convocata a breve un'assemblea per la costituzione e per richiedere un incontro all'Amministrazione.

Betty Martinelli