Il Punto di Beppe Gandolfo - 26 luglio 2021, 07:00

Effetti collaterali del Covid

"Prima o poi usciremo dall’ emergenza Covid e dalle sue varianti, ma dovremo fare i conti con tutte queste problematiche"

La pandemia ha lasciato stati di ansia, tensione e stress nella popolazione piemontese al punto che uno su due (il 57 per cento, per l’ esattezza) pensa che potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo. Lo rivela l’ Osservatorio della Reale Mutua Group sul welfare.

Secondo Invalsi, lo stato sulla preparazione degli studenti, la scuola italiana (e i dati di quella piemontese sono in linea con quelli nazionali) ha perso terreno, con la pandemia che ha lasciato un solco profondo negli apprendimenti. Alle medie il 39% degli studenti non ha raggiunto il livello di accettabilità in italiano. Male anche in matematica, dove il 44% dei ragazzi usciti a giugno dalla terza media non ha raggiunto le competenze minime.

Forse la colpa è della Dad (didattica a distanza) di questi ultimi mesi con tante scuole chiuse e gli studenti a seguire le lezioni da casa e attraverso il computer.

Da un anno e mezzo a questa parte, quando parliamo di Covid, l’attenzione sembra concentrata esclusivamente sul numero dei contagi, dei decessi, delle persone in terapia intensiva, oppure sulle pesanti ricadute economiche conseguenza della pandemia e dei vari lock-down.

Ci sono però altri effetti collaterali (come quelli appena citati) non meno pericolosi. E’ cresciuto a dismisura il consumo di ansiolitici, tranquillanti, sonniferi. I nostri ragazzi hanno perso terreno in termini di conoscenze e di apprendimento. E’ in aumento il numero degli anziani che confessano di avere paura ad uscire e relazionarsi con gli altri.

Prima o poi usciremo dall'emergenza Covid e dalle sue varianti, ma dovremo fare i conti con tutte queste problematiche.

Insomma, il Covid ha davvero cambiato le nostre vite e chissà quando torneremo ad una parvenza di normalità.

Beppe Gandolfo