Una nuova terapia migliorerebbe la vita dei pazienti metastatici affetti da tumore alla prostata, una nuova terapia migliora la vita.
A spiegarlo è lo studio di fase III Vision che ha valutato la Lu-Psma-617, una terapia mirata sperimentale con radioligando, somministrata in aggiunta alle cure ordinarie.
I risultati, sono stati presentati online al Congresso di Esmo, la European Society for Medical Oncology e hanno mostrato una riduzione stimata del 54% del rischio di peggioramento della qualità della vita e del 55% del rischio di aumento dell’intensità del dolore.
“I pazienti con carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione sono soggetti a numerose complicazioni associate alla malattia avanzata, che possono ripercuotersi sulla loro qualità di vita” dichiara Jeff Legos, Executive Vice President, Global Head of Oncology & Hematology Development di Novartis.
Sono dati che sottolineerebbero il vantaggio potenziale sulla qualità di vita che la sperimentazione di Lu-Psma-617 può offrire come nuova possibile opzione terapeutica, oltre ai miglioramenti già riportati nella sopravvivenza globale e nella sopravvivenza libera da progressione rilevata radiograficamente.
Una nuova era per il tumore prostatico
Una nuova era anche per il tumore alla prostata che sta vivendo il suo ingresso in una nuova era fatta di terapie nel segno della medicina di precisione e meno invalidanti
Giuseppe Procopio, responsabile dell’Oncologia medica genitourinaria della Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano sottolinea: "Anche in presenza di un quadro di patologia complesso, con neoplasia in stadio avanzato e metastasi, la terapia con radioligando apre una nuova prospettiva rivelandosi un’efficace opzione terapeutica, in grado di offrire ai pazienti una prognosi favorevole in termini di durata e anche di qualità di vita”.
Al congresso il professor Tucci direttore dell'Oncologia astigiana
Al congresso ha partecipato anche Marcello Tucci, direttore dell'Oncologia dell'Ospedale Cardinal Massaia di Asti e board member Aiom (Associazione italiana di oncologia medica).
"Ora, spiega, è possibile iniziare a pensare di personalizzare le scelte terapeutiche in modo estremamente preciso, consentendo una prognosi migliore anche ai pazienti più complessi. Lo studio Vision apre le porte all’era della medicina di precisione nel carcinoma della prostata”.
Il carcinoma prostatico è divenuto, nell’ultimo decennio, il tumore più frequente nella popolazione maschile dei paesi occidentali.
"I numeri - spiega ancora il professor Tucci - descrivono una realtà ancora preoccupante, anche se negli ultimi anni abbiamo ottenuto ottimi risultati in termini di riduzione dei tassi di mortalità".
Chi è Marcello Tucci
Il professor Tucci ha svolto attività di ricerca clinica e traslazionale prevalentemente nell'ambito delle neoplasie urologiche e della terapia del dolore ed è co-autore di oltre 70 pubblicazioni su riviste internazionali. Ha collaborato alla organizzazione di congressi nazionali ed internazionali a carattere scientifico. Ha partecipato in qualità di relatore a più di 150 congressi nazionali ed internazionali ed è componente del comitato scientifico ed editoriale del giornale di formazione e informazione della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta “Oncologia in Rete”.