Cultura e tempo libero - 21 settembre 2021, 09:27

'Un paese di seconda mano' del direttore sanitario della Asl di Asti, Mauro Occhi, si presenta a Palazzo Ottolenghi [INTERVISTA E VIDEO]

Moderato dal giornalista Fulvio Lavina, giovedì alle 18, racconterà le sue esperienze in 35 paesi del mondo. "Ho visto tante similitudini"

Il dottor Occhi

Dai pensieri sparsi su Facebook si capisce che il direttore sanitario dell'Asl At, Mauro Occhi ha il piglio e l'ironia da scrittore navigato e i suoi post regalano pillole di saggezza e ironia per alleggerire giornate di lavoro pesanti.

La realtà è che Occhi, uno scrittore lo è davvero e ha dato alle stampe per Impremix il suo primo libro 'Un paese di seconda mano' (130 pagine), che sarà presentato ad Asti, nel cortile di Palazzo Ottolenghi, giovedì 23 settembre alle 18.

Ha lavorato in 35 paesi del mondo

La sorpresa è che dietro il monologo di un giovane, medico condotto di fresca nomina, ci sono le esperienze dello stesso Occhi che, per lavoro, ha visitato ben 35 paesi del mondo e ha visto davvero di tutto.

"È una storia di storie - spiega Occhi - che arriva dai tantissimi posti diversi che ho attraversato per lavoro. Ma il filo conduttore arriva da lontano. La scelta di utilizzare un racconto e non un saggio deriva dal fatto che volevo renderlo più 'leggero'".

Afghanistan, Stati Uniti, Canada, le isole del Pacifico, mille esperienze di vita, colpi di stato, guerre civili e soprattutto le persone che poi sono le stesse in tutto il mondo.

La metafora per raccontare un paese

"Arriva un momento in cui si desidera raccontare - spiega Occhi - l'osservazione politica anche di questo paese. Il paesino dove si svolge il libro è fittizio e si svolgono passaggi metaforici. Ci sono ricchezze fatte di rapporti sociali ma anche una propensione a 'sprecarlo' ed emerge, soprattutto dagli Stati Uniti, il valore superiore del tutti contro tutti".

Un tipo di riflessione ambientato negli Anni 70 "periodo critico dove certi patrimoni si sono persi".

Un libro nato durante il lockdown e i viaggi del dottore/scrittore da Genova al Piemonte, un frutto della pandemia e del 'silenzio'.

"Ho la fortuna di aver visto tanti posti - spiega Occhi - alcuni molto lontani ma ho visto diverse similitudini, le madri sono sempre mamme a volte senza futuro, così la ricerca di sicurezza e le dinamiche sanitarie".

Da Medici Senza Frontiere, all'Oms o l'Unicef. "Mi hanno toccato soprattutto le Isole del Pacifico - spiega Occhi - dove ho visto la povertà più marcata e disperata".

Per il dottor Occhi, Asti è un posto dove esistono, nel bene e nel male, le dinamiche dei luoghi più piccoli e, con modestia dice: "È il mio primo lavoro, sono un po' in imbarazzo"

Il libro

Il racconto della bellezza sprecata di un paese italiano del secondo Novecento - Montescuro - visto attraverso gli occhi di un ospite momentaneo, medico condotto di fresca nomina. Le storie che si dipanano sotto la finestra dello studio, o indagate sul lettino, rivelano l’ostilità verso il sistema delle regole e la diserzione da un passato che - assieme agli anziani - viene sepolto nei ricoveri, edifici di smaltimento della memoria. Nel teatro paesano di una velleitaria povera Italia si recita un copione che non riconosce obblighi comunitari e alimenta insofferenza verso ciò che è nuovo. Gli abitanti di questo borgo piemontese - ammalati di infantilismo civico - sono incapaci di vedere nella virulenza di Carmine, l’uomo forte, il motivo della loro esclusione dagli avvenimenti. Gli eroi positivi, sofferenti di diversità rispetto all’ethos prevalente, escono di scena uno dopo l’altro, chi andando altrove e chi morendo. Mentre lì vicino la storia fa il suo corso, Carmine riesce a tenerne fuori Montescuro e il giovane medico farà i conti con la sua propensione ad aggiustare le cose

 

Chi è Mauro Occhi

Nato a Genova, 60 anni, sposato, due figli. Medico Pediatra, ha lasciato il suo lavoro all’Ospedale Gaslini di Genova alla fine degli anni ’90 per specializzarsi in legislazione sanitaria alla Emory University di Atlanta, USA. Ha lavorato in oltre 35 paesi (Asia, Africa e Medio Oriente ) nella gestione di programmi di sanità pubblica interventista, inclusi scenari di guerra e situazioni di crisi umanitarie. È il direttore sanitario dell'Asl At ed è alla sua prima esperienza di scrittura.

Presentazione giovedì 23 alle 18 a Palazzo Ottolenghi, moderato dal giornalista Fulvio Lavina.