Cultura e tempo libero - 30 settembre 2021, 17:30

Vacanze nell’Astigiano tra qualche giovane tornato alla terra

Terzo appuntamento di Recherche: territorio, tradizioni e prodotti tipici da ritrovare in posti bellissimi dell’Astigiano, quasi fossimo ancora in vacanza

Loazzolo, punto di arrivo del terzo itinerario di Recherche

Riassumo brevemente. Recherche è il nome di tre itinerari tra quattordici borghi magici, tra i tanti dell’Astigiano, dove girare con la bellissima scusa di conoscere altrettanti giovani imprenditori agricoli. Persone speciali che hanno scelto il ritorno alla terra, riprendendo competenze antiche con visioni moderne, in difesa di territorio, tradizioni, patrimoni produttivi e a caccia della sana umanità che frequenta la campagna. Scelte di vita da premiare almeno con una visita.

Con il primo itinerario abbiamo toccato Cessole, Cortiglione, Castelnuovo Calcea, Mombercelli e Costigliole d’Asti assieme a Mattia, Nico, Alessandro, Francesca e Stefano; nel secondo, Castell’Alfero, Capriglio, Buttigliera d’Asti, San Damiano d’Asti e Silvia, Luca, Federico e Jacopo.

Oggi la proposta di Recherche passa da Portacomaro, torna a Mombercelli e poi Moasca, Calamandrana, per chiudersi a Loazzolo. Cinque incontri di qualità, fattibili volendo anche in giornata o, assai meglio, in un prossimo fine settimana.

Si parte allora da Portacomaro, dalla visita al suo affascinante ricetto e all’emozionante chiesa romanica di Sant’Andrea, ricchi affreschi inclusi. E poi raffinati e soavi (due aggettivi sentiti in quanto spesso gustati) mieli dalle api di Laura. Si continua fino a Mombercelli per conoscere un posto carico di fascino e di bella gente, per conoscere Matteo, orticoltore con la bella particolarità di un banco di vendita a fianco dei suoi terreni. Alla prima visita colpisce vederlo vuoto, ma il gioco lì è chiedere e lui raccoglie. Nuova destinazione: Moasca. Impossibile non innamorarsi di questo affascinante borgo, dei suoi dintorni disegnati ad arte da un mare di filari, del suo castello. Impossibile non fermarsi a parlare con Marco, allevatore di capre di razza, camosciata delle Alpi, e fine mastro casaro, nonostante la giovane età. Altri pochi chilometri ed eccoci a Calamandrana per rimirarne l’imponente castello dall’alta torre ottagonale d’origine medioevale, nel borgo vecchio, che dall’alto domina la Valle Belbo. O ancora, in valle, la piacevole chiesa romanica di San Giovanni delle Conche. L’incontro di Recherche è con un gruppo di giovanissimi che dal territorio trae prelibatezze da mettere in tavola: I Talenti. Si chiude a Loazzolo dove perdersi tra rigogliosa natura, boschi e vigneti, spesso terrazzati, e fin troppo facile e piacevole. Dopo esser riusciti a fotografare qualcuna delle ventitre specie di orchidee spontanee e della sessantina di farfalle che vivono da quelle parti, rifocillatevi da Manuel. Si è innamorato di un posto, di un modo di vivere slow e vicino alla gente e gli ha creato un luogo di ritrovo che è bar, vineria e negozio di prodotti della zona. Prima non c’era e il paese rischiava, anche per questo, di continuare a perdersi. Oggi c’è. Bravo Manuel.

Anche da questo terzo itinerario sono sicuro uscirete con la certezza che l’Astigiano è bellissimo, che è pieno di belle persone, di grandi tradizioni e di giovani vivaci e felici nell’aver ritrovato rapporti con natura, animali, terra e territorio. Dovreste uscirne di nuovo con qualche chilo di piacere nel bagagliaio e con la voglia di continuare ancora la vostra recherche. Per la vostra vedete voi, per quella nell’Astigiano ne parliamo ancora giovedì prossimo che il giochino piace e i giovani da raccontare crescono.

Davide Palazzetti