Politica - 30 settembre 2021, 09:05

'Caro Partito Democratico, la fraternità e il dialogo non possono essere a senso unico'. Lettera di Angela Motta

La consigliera di Italia Viva replica agli ex compagni di partito: "Da mesi da questo dialogo e da questo confronto hanno escluso una forza politica presente in consiglio comunale"

Ho letto con grande interesse il comunicato stampa del PD provinciale astigiano e ne condivido i principi ed i valori enunciati.

Nel 2017 i candidati a sindaco per il Comune di Asti si impegnarono, con un firma, a dare continuità alla Fraternità come condizione dell’agire politico ed ad anteporre il bene della comunità agli interessi di parte, sia personali che di gruppo e di partito, nel rispetto dello Statuto.

Questo formale impegno non avrebbe azzerato le differenze politiche, ideali e culturali ma sarebbe stato uno stimolo a ricercare un terreno di condivisione comune nell’interesse esclusivo della città e dei suoi abitanti.

Gli esponenti del PD provinciale lamentano una mancanza di dialogo tra i rappresentanti istituzionali della Provincia e del Comune di Asti e tra le forze politiche e civiche che amministrano il territorio siano esse di maggioranza che di minoranza.

Sottolineano inoltre che il PD riconosce le differenze tra parti politiche , dimostrando capacità e disponibilità al dialogo ed al confronto, cosa che stanno facendo nell’ambito del centro sinistra.

Dimenticano però che da mesi da questo dialogo e da questo confronto hanno escluso una forza politica presente in consiglio comunale semplicemente perché rea di aver manifestato la propria disponibilità a lavorare nell’esclusivo interesse della città, e in particolare con la presentazione all’interno del Recovey Plan di due schede relative ad un progetto di riqualificazione della Casa di Riposo Città di Asti.

I rappresentanti del PD concludono infine con un invito ad un patto politico tra forze politiche e civiche per le prossime amministrative del 2022 che impegni i soggetti sui temi del territorio anteponendoli alle scaramucce interpersonali e alle divisioni tra differenti punti di vista.

Usare un valore come la Fraternità solo per stigmatizzare lo scontro tra il Sindaco ed il Presidente della Provincia di Asti, dimenticando di essere i primi a non applicare un principio come quello di considerare la diversità come ricchezza e che ogni persona eletta in consiglio comunale è un soggetto a cui riconoscere pari dignità e rispetto, rendono assolutamente incoerenti le loro parole che si scontrano con l’applicazione nei fatti dei principi fondanti lo Statuto del Comune di Asti.

Noi continueremo ad essere aperti al confronto e al dialogo con tutti, specialmente su temi concreti e di effettivo interesse dei cittadini, avendo come faro la concreta declinazione del principio di Fraternità nelle politiche pubbliche, mantenendo fede al patto sottoscritto nel 2017.


Angela Motta Consigliere comunale Italia Viva

Al direttore


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