L’interesse composto è un regime secondo il quale gli interessi prodotti da un investimento vengono capitalizzati, aggiungendosi dunque al capitale iniziale e contribuendo alla maturazione di nuovi interessi.
Se si rinuncia ad avere piccole somme nel breve periodo, l’interesse composto tende ad ottenere incassi maggiori nel medio-lungo termine. A differenza dell’interesse semplice - che genera una crescita lineare -, l’interesse composto attiva una crescita esponenziale.
Per spiegare come funziona l’interesse composto si usa una leggenda sul gioco degli scacchi. L’imperatore cinese si appassionò a tal punto alla scacchiera da voler ricompensare il suo inventore. L’uomo chiese un chicco di riso nella prima casella, due nella seconda, quattro nella terza e così via. L’imperatore acconsentì senza considerare che un chicco di riso raddoppiato 64 volte - i quadranti della scacchiera - si sarebbe trasformato in un numero difficile persino da immaginare.
Facciamo un esempio concreto: ipotizziamo un investimento di euro 1000, con un interesse annuo del 3% su un orizzonte di 10 anni. Con un interesse semplice, il ritorno sarebbe di 30 euro l’anno per ogni anno. Con l’interesse composto, con la base di calcolo del 3% sarebbe 1000 euro solo per il primo anno (generando 30 euro). Nel secondo sarebbe 1030 euro (1000 euro+ i 30 maturati), generando 30.9 euro. E così via. Lo stesso meccanismo, applicato a somme più consistenti, allargherebbe molto di più la forbice tra quanto prodotto da un interesse composto rispetto ad un interesse semplice.
Quindi è importante il concetto di orizzonte temporale: individuare quello che meglio si adatta ai propri obiettivi fa la differenza.