Economia e lavoro - 27 ottobre 2021, 10:05

Basso Piemonte c'è il via libera per le Zone logistiche semplificate. L'annuncio ieri nel giorno della presentazione di 'Position paper'

Confindustria Piemonte, in collaborazione con Unioncamere e Regione, crea un decalogo. Buone notizie anche per l'Astigiano. Berutti: "La politica faccia la sua parte”

Ieri a Torino c'è stata la presentazione del ‘Position paper’ , sulla logistica e infrastrutture della Commissione di Confindustria Piemonte.

Buone notizie anche per l'Astigiano con l'estensione ai Comuni del basso e medio Piemonte della Zls (Zona logistica semplificata) che, instituita con il decreto Genova, aveva escluso alcuni centri del territorio che va dal basso Alessandrino all'Astigiano

In Senato, Silvia Fregolent, capogruppo di Italia Viva in Commissione Ambiente alla Camera, ha spiegato che "Con questa norma, annunciata in estate ad Asti con la presidente della Commissione Trasporti di Montecitorio, Raffaella Paita, anche le imprese dei territori piemontesi potranno beneficiare di procedure semplificate e regimi procedurali speciali per attrarre investimenti e promuovere programmi specifici di attività economiche ed imprenditoriali".

L'incontro astigiano di luglio

Naturalmente sarà necessario creare le condizioni per organizzare le aree di retroporto "naturale" nelle due province di Asti e Alessandria.

A luglio, all'incontro  ad Asti  ‘Il Pnrr, volano per le infrastrutture del Piemonte’, era intervenuta anche Teresa Bellanova viceministro infrastrutture che aveva spiegato: "Uno dei nostri obiettivi è procedere alla modifica dell’articolo sette del Decreto Genova del 2018, un'importante occasione per lo sviluppo del territorio", modificando l’elenco delle località in cui è stata istituita la Zona logistica. E la modifica è arrivata proprio nel giorno in cui è stato presentato il documento di Confindustria, realizzato con il contributo di Unioncamere Piemonte e condiviso con la Regione Piemonte.

Intervista a Bellanova

"Portiamo quelli che stanno chiamando progetti bandiera - ha detto ieri Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte - e il documento di oggi non è un libro dei sogni, ma uno strumento concreto. Farsi trovare pronti con documenti e pianificazione permette di assegnare in fretta i fondi in arrivo".

Il decalogo

Il decalogo fissa regole di massima anche piuttosto evidenti: definire le priorità da qui al 2050, completare le opere nei tempi stabiliti, dichiarare le scelte del territorio e rendere attrattivo il costo del trasporto su ferro (con riferimento nemmeno troppo velato alla Torino-Lione). E poi avere contezza di tempi e risorse, puntare sulla digitalizzazione, rafforzare i rapporti di retroporto tra Alessandrino e Cuneese con la Liguria, incentivare il rinnovo del parco veicoli circolante e fare manutenzione di strade e autostrade.

Attenzione alle scadenze

Ma oltre ai dieci punti di metodo, ci sono anche date già segnate sul calendario. Scadenze entro le quali bisognerebbe portare a casa risultati concreti. Il 2023 per esempio è il termine per il traforo si sicurezza del Frejus e l'autostrada Torino-Milano. Ma pure il nuovo collegamento ferroviario Torino-Ceres, passando per Caselle. Il potenziamento dell'interporto Sito e il passante ferroviario di Torino.

D'altra parte, parlare di logistica vuol dire fare riferimento a 14mila aziende in tutto il Piemonte, con oltre 83mila addetti pari al 6,1% degli occupati in regione. Mentre sono ancora il 77,3% la quota di aziende che usano prevalentemente il trasporto su gomma. "Lavorare insieme permette di costruire pezzi di futuro - dice Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte - e il documento di oggi vuole essere uno stimolo al dialogo, uno strumento concreto per procedere insieme alla giunta regionale".

"È un percorso iniziato insieme e che insieme vogliamo portare avanti - dice Marco Gabusi, assessore regionale a Trasporti e infrastrutture - La pandemia ci ha rallentato, ma non fermato. Ma da soli possiamo fare ben poco".

Sull’importante decisione si registra anche il giudizio positivo di Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di commercio Alessandria-Asti: “Siamo di fronte a un importante risultato che apre scenari di sviluppo inediti, perché è la prima volta che si verifica questa condizione, e attesi, perché è l’evoluzione cui abbiamo sempre guardato da quando hanno iniziato a cambiare le condizioni per lo sviluppo dell’intero comparto”. 

Il presidente dell’Ente camerale esprime “profonda soddisfazione” per l’approvazione dell’emendamento che consentirà ai territori alessandrini e astigiani di migliorare la capacità attrattiva e diventare sempre più competitivi. “Il lavoro svolto in sede parlamentare, e di questo ringrazio a partire dall’onorevole Fregolent, è stato decisivo per arrivare all’ampliamento delle aree Zls che determineranno le condizioni ideali per alimentare in modo efficiente e organizzato le aree di retroporto naturale nelle due province”.

“Oltre alle infrastrutture già presenti sui territori, ora - sottolinea Coscia - è possibile progettare un nuovo modello di sviluppo, anche grazie alla indispensabile opera di mediazione svolta dalla Fondazione Slala, rispetto alla quale la Camera di Commercio ha sempre creduto e sostenuto, che punta a intercettare una logistica efficiente e a favorire l’insediamento di infrastrutture moderne e sostenibili con l’obiettivo di rafforzare le imprese del territorio e incentivare nuovi investimenti”.

Sull'argomento stamattina è intervenuto anche il senatore alessandrino Massimo Berutti (Coraggio Italia): "Le 10 priorità di lavoro elaborate da Confindustria Piemonte con il supporto delle associazioni territoriali sono un ottimo riferimento per la comunità regionale affinché si continui a lavorare con impegno sul fronte delle infrastrutture, che sono un volano fondamentale per la ripresa, la crescita e la competitività. Dopo anni in cui alcune forze politiche hanno contrastato la costruzione di qualsiasi opera, oggi è unanime il consenso sul fatto che le infrastrutture sono centrali nella strategia di un Sistema Paese. Il fatto che, in una logica territoriale, dal basso, Confindustria metta a disposizione proposte concrete - prosegue Berutti - è molto positivo. In questo senso, sono convinto che sia fondamentale affiancare alle opere maggiori, dal Terzo Valico alla TAV, tutti quegli interventi che possono mettere in rete in modo efficace i sistemi produttivi dei territori e al contempo connetterli, e connettere tutto il Piemonte, con il resto del Paese e l’Europa. Penso sia alle opere che gravitano su Torino che a quelle, come l’adeguamento della stazione ferroviaria di Rivalta Scrivia, il Traforo del Tenda e il completamento dell’Asti-Cuneo, che sono vere e proprie occasioni per le imprese e i cittadini sui territori. Penso altresì alle progettualità nel rapporto con la Liguria e al riconoscimento dell’Alessandrino come retroporto di Genova, così come a tutto ciò che concerne la manutenzione della rete stradale e autostradale e l’incentivazione sostenibile del rinnovo dei parchi veicoli. In questo è fondamentale che tutte le province siano della partita. Bene, dunque, che la politica faccia tutto quanto in suo potere per proseguire in modo spedito nel completare opere e progettualità per un presente e un futuro migliori”.

L'incontro di ieri in Regione

Massimiliano Sciullo