Il Piemonte ‘resiste’ in giallo. Ma è sempre più sola in un Europa dove, il colpo d’occhio è evidente, c’è una grossa prevalenza di rosso e rosso scuro, colori che indicano un’incidenza e una circolazione maggiore del virus.
A differenza della scorsa settimana, la mappa Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control - Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) non segnala più regioni in verde dove in tutta Europa rimaneva solo la Sardegna come ‘isola felice’. Ma nella mappa pubblicata dal Centro Europeo le sfumature su tutte le regioni europee virano dal giallo, al rosso e al rosso scuro. Non c’è area regionale in cui la quarta ondata non si stia palesando.
Per l’Ecdc si passa in ‘giallo' quando i nuovi casi in 14 giorni sono inferiori ai 50 per 100mila abitanti con un tasso di positività che si attesta o è superiore al 4%. Oppure con un tasso inferiore al 4% ma con un incidenza di tra i 50 e i 200 per 100mila abitanti.
Il rosso/arancione scatta con un tasso di incidenza compreso tra i 200 e i 499 contagi ogni 100mila abitanti. Mentre il rosso scuro con incidenza superiore o uguale ai 500 per 100mila abitanti.
Al momento il Piemonte (insieme a Lombardia) è l’unica regione del Nord Italia ad avere una colorazione più chiara rispetto alle regioni limitrofe e alla vicina Francia (tutta rossa ad eccezione della Normandia). Giallo che resiste in Toscana e Umbria e in tute le regioni del sud Italia.
Al nord in rosso più chiaro Liguria, Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Veneto e Trentino Alto Adige, mentre al centro Lazio e Umbria. In rosso scuro la provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia.