Attualità - 29 dicembre 2021, 15:32

La denuncia dei Verdi: "La sicurezza violata dagli abusi dei cacciatori"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma dei coportavoce provinciali di Europa Verde Verdi

Quale sicurezza abbiamo se non siamo più tranquilli di fare due passi in campagna o per i boschi senza il timore di trovarsi sotto tiro di un cacciatore?

Sui media si contano sempre più di frequente episodi inquietanti e fuori legge di cui i cacciatori sono protagonisti. A parte gli “incidenti di caccia” con cacciatori vittime di se stessi, si registrano ripetute cronache di soprusi e abusi nei confronti dei cittadini da parte dei praticanti di questo “sport”.

Soltanto qualche giorno fa, nei dintorni di Castagnole Lanze, Il cane di proprietà di una famiglia di residenti è stato ucciso da cacciatori perché il suo abbaiare disturbava la battuta al cinghiale.

La settimana successiva una signora ha voluto rendere pubblica copia di un esposto destinato alla Procura della Repubblica ove si racconta di un altro episodio in cui i cacciatori, con inaudita prepotenza, hanno violato il suo sacrosanto diritto alla sicurezza e alla serenità in casa propria.

I fatti sono avvenuti nel territorio del Comune di Montafia. Una squadra - organizzata per la caccia al cinghiale - ha letteralmente circondato l’abitazione della donna per uccidere un capriolo che, spaventato a morte dai battitori, si era rifugiato all’interno del recinto dell’abitazione privata. Solo l’intervento delle Forze dell’Ordine, la determinazione della padrona di casa, e poi il calare del buio hanno indotto gli assedianti a interrompere l’attesa e ad abbandonare la preda.

Sono esempi, appunto. Ma è ormai chiaro che l’arroganza e gli abusi di certi cacciatori sono alimentati, ispirati e politicamente coperti dalla cultura della Giunta regionale in tema di caccia, cultura ben espressa da frequenti modifiche e ritocchi di regolamenti e leggi che di fatto hanno autorizzato la pratica di notte, durante i giorni festivi e con la caccia al cinghiale consentita tutto l’anno.

Per finire, addirittura la delirante iniziativa di consentire, in montagna, la caccia dall’elicottero.

Da “Repubblica” - Torino del 24 novembre 2021: “In Piemonte l'elicottero in montagna si potrà usare anche per portare a valle le carcasse di cervi cacciati in quota, purché l'animale ucciso non si veda ma sia nascosto in un sacco nero. … C'è anche questa novità nella legge che autorizza l'eliski sulle montagne del Piemonte su cui si scontrano maggioranza e opposizione in Consiglio regionale. Il provvedimento verrà approvato, con tutta probabilità, nella seduta della prossima settimana, ma da giorni le minoranze contestano la liberalizzazione di una pratica, quella del volo in elicottero ad alta quota, che mette a rischio l'ambiente e che va contro le attuali tendenze di turismo sostenibile e rispettoso della natura".

A tal proposito alcune associazioni animaliste hanno già raccolto oltre 8000 firme in 48 ore per evitare un ulteriore strappo tra natura e istituzioni.

Patrizia Montafia e Giuseppe Sammatrice - coportavoce di Europa Verde Verdi federazione provinciale di Asti

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