Scuola - 08 gennaio 2022, 14:08

Rasero sulla riapertura delle scuole: "Avrei fatto fare 1 o 2 settimane in Dad, ma la mia ordinanza non sarebbe passata" (VIDEO)

Scuole regolarmente aperte lunedì anche ad Asti, in linea con le direttive nazionali e regionali. Ad Asti quasi 2mila positivi ad oggi, 5mila a livello provinciale. 66 i ricoverati al Massaia, 4 in rianimazione

Asti segue le direttive nazionali (e regionali) e lunedì 10 gennaio vedrà le scuole regolarmente aperte.

Lo ha reso noto il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, che, però, nel corso di una diretta, ha spiegato i retroscena di questa decisione.

1 o 2 settimane in Dad per prevenire. Poteva essere una buona soluzione, ma...

"Vivo questa città e mi confronto con tutti - spiega il sindaco - dal confronto mi è parso di leggere scetticismo e dubbi, anche da parte del personale scolastico astigiano. Ritengo che 1 o 2 settimane in Dad avrebbero consentito di organizzarsi e di evitare magari che avvengano problematiche nei prossimi giorni. Questo è il mio pensiero. Ma non è solo il sindaco folle di Asti che si immagina questi scenari, ma diversi soggetti a livello nazionale". 

Rasero ha fatto il punto anche con Prefettura, Asl, Regione, colleghi sindaci, ma anche insegnanti, dirigenti scolastici e famiglie.

"Ho desistito - puntualizza - il numero di contagi non è stato ritenuto, a livello nazionale, tale da portare alla chiusura delle scuole e allora un provvedimento di questa portata a livello locale può essere fatto solo sulla base di specifici elementi, che evidenzino un rischio di peggioramento della pandemia". 

Elementi, questi, che ad oggi non ci sono e che hanno spinto il sindaco a seguire le direttive nazionali, nonostante le testimonianze raccolte non andassero propriamente in questa direzione.

Porte aperte e porte... chiuse

"Speravo che si esprimesse il CTS nazionale - aggiunge ancora - In tutto questo confronto, che dura da giorni, ho trovato tante persone disponibili, a parte la dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale, che non ha risposto, se non facendomi sapere che mi avrebbe chiamato lunedì. Peccato che lunedì noi riapriremo le scuole".

Intanto i numeri nazionali e locali continuano a fare paura e a risvegliare certi ricordi, che tutti noi speravamo di aver messo da parte, almeno per un po'.

Ricoveri e picchi

A livello provinciale sono quasi 5mila i positivi ora in quarantena, di questi (a ieri) 1964 sono in Asti città.

Fino a ieri erano 56 i pazienti Covid ricoverati al Cardinal Massaia, di cui 4 in Rianimazione. Stamattina sono già 66 e di questi alcuni sarebbero casi più "impegnativi". 

Il picco nella terza ondata (10 aprile) fu con 560 casi in città, mentre nella seconda ondata 1056. 

L'incidenza settimanale di Asti ogni 100mila abitanti è di 1628 casi (la media regionale è 1715). 

La variante si diffonde maggiormente e con questi numeri che crescono, "anche i ricoverati in intensiva aumenteranno se continua ad aumentare la percentuale di positivi". 

Il picco di questa quarta ondata, intanto, è previsto per febbraio. Anche ad Asti 2 ricoverati gravi su 3 hanno scelto di non vaccinarsi.

Il video completo della diretta