Il Fondo Gianni Basso – composto da 1.042 ‘titoli’ (i cd, invece, sono molti di più poiché in alcuni casi vi sono doppi o tripli compact disk) appartenuti al grande saxofonista jazz astigiano, scomparso nell’agosto 2009, e custoditi presso la Biblioteca cittadina – ha trovato una nuova ‘casa’.
Infatti, grazie all’accordo sottoscritto tra l’Ente e l’Istituto Monti, questa preziosa ‘discoteca’ potrà venire usufruita, in comodato d’uso gratuito, dagli studenti e dalle studentesse dell’indirizzo di liceo musicale dell’Istituto.
“Questo tassello – ha affermato Giorgio Marino, dirigente dell'istituto – va ad arricchire enormemente la nostra attività di formazione e di offerta musicale e scolastica. Collocheremo i cd in un’area appositamente attrezzata, con un impianto audio di ottima qualità, collocata tra la Biblioteca e il laboratorio multisensoriale. Inoltre, poiché riteniamo importante valorizzare la figura di un musicista così importante, stiamo valutando di attivare dei punti di ascolti. Ovviamente non sarà possibile ottenere i cd in prestito, ma vorremmo che la fruizione dei cd fosse aperta non solo a studenti e insegnanti, ma a tutta la cittadinanza”.
“Asti – ha esordito Donatella Gnetti, direttrice della Biblioteca – è, insieme a Bologna, uno dei due poli jazzistiti italiani e Gianni Basso, musicista, compositore e band leader tra i più importanti non soltanto in Italia, ne è stato una colonna. Ha collaborato con i più grandi jazzisti internazionali, da Jerry Mulligan a Chat Baker, collezionando negli anni un inestimabile patrimonio musicale, che il figlio Jerry, compiendo un atto di grande generosità, ha concesso alla Biblioteca”
“Il problema per noi – ha aggiunto – era di riuscire a valorizzare opportunamente questo patrimonio, magari creando dei punti di ascolto, ma quasi contemporaneamente il Monti ha aperto il corso musicale e abbiamo iniziato a valutare una collaborazione. Poi è arrivato il covid, che ha bloccato la realizzazione del progetto ma non l’idea, che ora si realizza. Parliamo di un’opera ‘in fieri’ perché sarà integrata da altri cd fa parte della famiglia”.
Una collaborazione che ha raccolto anche il plauso di Gianfranco Imerito, assessore comunale alla Cultura, secondo cui “Tutto ciò che è frutto di ingegno umano dev’essere considerato cultura. A maggior ragione lo sono la musica e le scelte musicali, variegatissime, di Gianni Basso”. “Anzi, magari ogni tanto chiamerò l’istituto per chiedere di ascoltare qualcosa”, ha scherzosamente chiosato.
GNETTI: "DONARE ALLA BIBLIOTECA E' DONARE IN MODO NOBILE"
Infine la dottoressa Gnetti ha colto l’occasione per rivolgere un appello a donare alla Biblioteca: “Quando con Giorgio Faletti (presidente, finché la salute glielo ha consentito, della Biblioteca che ora porta il suo nome, ndr.) abbiamo iniziato a pensare all’iniziativa ‘adotta uno scaffale’ abbiamo sperato che ne sarebbero state adottati una decina, ma ad oggi sono oltre 200. E ieri una signora mi ha comunicato la bellissima notizia di una importante donazione all’Ente. Ecco, quel che voglio dire è che donare alla Biblioteca è donare in modo nobile, perché ciò che riceviamo lo reinvestiamo in cultura, soprattutto rivolta ai giovani. Inoltre l’Ente è anche ammessa all’Art Bonus”.