Il Punto di Beppe Gandolfo - 07 febbraio 2022, 07:00

Ricordate quanta neve cadeva?

"Recentemente ho intervistato un climatologo che mi ha mostrato foto davvero impressionanti: i ghiacciai delle nostre Alpi dall’ inizio degli Anni Ottanta stanno diminuendo di almeno un metro all’anno in profondità e spessore"

I miei genitori raccontavano che, quand’erano bambini, andavano a scuola nelle Langhe camminando, per mesi, in stretti passaggi ricavati fra muri di neve, alti anche un paio di metri. Anche io ho il ricordo nitido di prati e parchi innevati a Torino e per diverse settimane. Adesso le precipitazioni nevose in città sono diventate un’ autentica rarità. Per mesi in questo inverno 2021-22 non è caduta nemmeno una goccia di pioggia o un fiocco bianco.  

Recentemente ho intervistato un climatologo che mi ha mostrato foto davvero impressionanti: i ghiacciai delle nostre Alpi dall’ inizio degli Anni Ottanta stanno diminuendo di almeno un metro all’anno in profondità e spessore. È la conseguenza del surriscaldamento globale del pianeta e della progressiva diminuzione di precipitazioni piovose e nevose. Insomma, non nevica e d’estate fa più caldo: perciò i ghiacciai si sciolgono e si ritirano.

Lo vediamo con i nostri occhi. Basta alzare lo sguardo e osservare montagne brulle, grigie, senza neve. Tempo qualche decennio e le nostre Alpi saranno soltanto montagne di rocce, sassi e pietre.

Cosa può fare ognuno di noi? Rassegnarci? Certo le grandi decisioni vengono prese dai governi e dalle grandi potenze economiche che guidano (o distruggono?)  la nostra Terra. Ma anche da piccoli gesti quotidiani passa la salvezza del nostro pianeta: non muoverci sempre e solo con l’automobile, abbassare di qualche grado la temperatura nelle nostre case, ridurre l’uso di plastica, risparmiare i consumi di acqua….

Piccoli ma importanti i gesti. Sperando che torni a nevicare, presto….

Beppe Gandolfo