Cultura e tempo libero - 13 febbraio 2022, 07:30

“Rosa stacca la spina”, dell'astigiano Igor Nogarotto, nella top 100 dei romanzi più venduti su Amazon

Una storia che affronta il delicato tema del suicidio assistito

“Rosa stacca la spina”, dell'astigiano Igor Nogarotto, nella top 100 dei più venduti su Amazon

Una decisione, quella di porre fine alla propria vita perché malata terminale, che si interseca e scontra con condizionamenti morali e la reale possibilità di farlo in base alla legge: in Italia la questione è sempre più dibattuta, come dimostrano i fatti di cronaca legati al 43enne marchigiano Mario per cui è stata decisa la tipologia di farmaco da utilizzare, vicenda che già viene definita "svolta storica". In alcuni Stati Europei invece è già completamente legale. Ed è lì che Rosa ipotizza di recarsi per “staccare la spina”, perché in Italia “farebbe troppo rumore.

Rosa stacca la spina (Edizioni Effedì) è il nuovo romanzo di Igor Nogarotto, lo scrittore originario di Mombercelli (AT), in libreria dal 2 febbraio, già disponibile sugli store, in pochi giorni entrato nella TOP 100 di AMAZON, al 13° posto della Narrativa Italiana.

Come spiega Nogarotto: “I due protagonisti, a distanza di molti anni dalla fine della loro relazione, si ritrovano in una clinica. Rosa è gravemente malata. Insieme ripercorrono i ricordi della coppia, in una tessitura che gioca con il flashback, tra ironia e pianti, tra commozione e goliardia. Nel romanzo si accarezzano le delicate tematiche del suicidio assistito e dell’eutanasia. L'amore è anche lasciare andare l'Altro se è la sua volontà?”.

Leggendo la sinossi: “Rosa stacca la spina” è un romanzo rosanero graffiato di humor ed elegante erotismo, è la realizzazione della storia d’amore che tutti sogniamo, è una magia che si avvera, ma che corre costantemente in bilico tra la vita e la morte, sul filo sottile di un esito imprevedibile. La ‘spina’ di Rosa potrebbe staccarsi, ma nell'ambivalenza della sua omonimia scioglie il confine tra eutanasia e metafora esistenziale, divenendo il simbolo della catarsi dei personaggi, rinascita che sublima il senso stesso dell’esistenza umana ridisegnando il perimetro di demarcazione tra i concetti mortale e immortale.

Il progetto è supportato da testimonial noti al grande pubblico, amici e colleghi di Igor, da Capitan Ventosa di Striscia la notizia, a Giuseppe Giacobazzi di ZELIG, a BAZ di RDS. È il secondo libro dell’autore dopo il successo del romanzo d'esordio "Volevo uccidere Gianni Morandi" che divenne un caso mediatico, anche perché Igor, a causa del titolo, ricevette minacce di morte.

redazione