Attualità - 14 febbraio 2022, 16:00

Una funzionaria dell’Unione Europea visiterà la struttura d’accoglienza gestita da PIAM Onlus

L’associazione astigiana è partner di un progetto europeo di supporto a persone vulnerabili, vittime o potenziali vittime di tratta

Gli uffici del PIAM

Domani, la Prefettura di Torino, capofila del progetto europeo ALFA – accogliere le fragilità, accoglierà presso la sua sede una rappresentante della Commissione Europea, in occasione del comitato di pilotaggio del progetto, al quale parteciperanno on-line anche rappresentanti delle altre Prefetture del Piemonte.

Gli enti anti-tratta piemontesi, partner capofila delle attività su tutto il territorio regionale, sono Cooperativa Sociale Progetto Tenda, Associazione “Centro Come Noi – S. Pertini” Organizzazione SERMIG di Volontariato, Cooperativa Liberazione e Speranza e Associazione Piam onlus, in ats con Associazione Gruppo Abele, Associazione Ideadonna, Associazione Tampep, Associazione Comunità San Benedetto. Partner del progetto sono anche Regione Piemonte e Ires Piemonte, che si occupa del coordinamento tecnico delle attività.

Dopo l’incontro in Prefettura, la funzionaria della Commissione, dottoressa Raffaella Battella, visiterà alcune delle strutture di accoglienza del progetto: una a Torino, bassa soglia/accoglienza in emergenza, e la struttura per l’accoglienza residenziale gestita dall’associazione Piam ad Asti


CHE COS’E’ IL PROGETTO ALFA

ALFA è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Asylum, Migration and Integration Fund (AMIF) e dal Ministero dell’Interno, per un valore totale di 8.858.990 euro.

Il progetto vuole assicurare tutela immediata e adeguata alle persone vulnerabili, vittime o potenziali vittime di tratta attraverso:

  • la riduzione dei tempi di identificazione, collocando al più presto le persone individuate quali vittime potenziali, in strutture dedicate, in grado di fornire un’assistenza specializzata in condizioni di sicurezza;

  • il potenziamento del raccordo tra sistemi di protezione e accoglienza, l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine per aumentare le azioni di contrasto allo sfruttamento;

  • Il miglioramento della conoscenza della relazione tra traffico di esseri umani, immigrazione, modalità di sfruttamento e gli effetti che producono sul sistema di accoglienza piemontese, attraverso la costruzione di un sistema dinamico di raccolta e analisi dei dati.

Le azioni realizzate sono le seguenti:

  • attivazione di un sistema di accoglienza dedicato alle persone vulnerabili, in particolare donne potenziali vittime di tratta e sfruttamento. In particolare, 50 posti di accoglienza in bassa soglia (30 giorni) e 126 posti di accoglienza per l’osservazione delle persone (6 mesi).

  • sviluppo e sperimentazione dell’interconnessione e dello scambio e aggiornamento di pratiche e informazioni tra gli operatori dei sistemi di accoglienza, l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine;

  • Raccolta e analisi dati;

  • Diffusione dei risultati.

Finora gli enti anti-tratta piemontesi hanno accolto e accompagnato più di 450 persone vittime o potenziali vittime di tratta.

Il progetto ha avuto una prima fase di sviluppo di 24 mesi a partire dal 1 aprile 2019 fino al 31 marzo 2021. Attualmente, il progetto ALFa ha ricevuto una proroga di 18 mesi, fino al 30 settembre 2022.

Sito del progetto: https://www.piemonteimmigrazione.it/lp/alfa

Video del progetto: http://progettoalfa.piemonteimmigrazione.it/

Redazione