Il mancato investimento sulla Casa della salute di Villanova, dopo l'annuncio del piano di potenziamento del sistema sanitario, attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e altri finanziamenti, che prevede 32 milioni per l'Astigiano, continua a far discutere.
Ieri pomeriggio il presidente della Provincia, Paolo Lanfranco, è intervenuto a Villanova alla conferenza stampa indetta dal sindaco di Villanova, Christian Giordano. Con lui, in veste anche di sindaco di Valfenera, i sindaci di San Paolo Solbrito, Luca Panetta, di Dusino, Valter Malino, di Cellarengo Adriana Bucco.
La vicenda
L'11 febbraio la Regione con una nota, aveva annunciato l'arrivo per l'Astigiano di oltre 30 milioni di euro, che serviranno per 5 Case di comunità (per un totale di 6 milioni di euro), 1 Ospedale di comunità (2,5 milioni di euro ad Asti presso l’ex maternità) e 2 Centrali operative territoriali (una ad Asti sempre presso l’ex maternità e l’altra a Canelli, per un totale di 200 mila euro), a cui si aggiungono per l’ammodernamento tecnologico 6,7 milioni per l’Ospedale di Asti e altri 17 milioni per l’adeguamento sismico.
"In particolare - si legge - alle case di comunità di Asti, Canelli, Villafranca e Calliano, che ricadono nella competenza dell’Asl di Asti, si aggiunge anche la casa di comunità di Castelnuovo don Bosco che ricade nella competenza dell’Asl To5".
E a Villanova nulla. "Abbiamo ricevuto doccia gelata della Regione - spiega Giordano - e appreso della scelta dì escludere Villanova".
15 anni di battaglie
Per far comprendere Giordano ha spiegato gli ultimi due anni di battaglie, che in realtà sono almeno 15 e spera (con lui gli altri sindaci) di "far cambiare idea alla Regione", lamentando una mancanza di rispetto da parte soprattutto del vice presidente della Giunta, l'astigiano Fabio Carosso: "Non sono mai venuti a vedere", mentre ringrazia il direttore generale Asl Flavio Boraso: "Ha compreso le problematiche del territorio"
"A gennaio 2020 - rimarca Giordano - incontriamo l’assessore Icardi ed il dirigente Aimar i quali ci comunicano che i nuovi piani della regione non prevedono investimenti in case della salute. Facciamo presente che esiste già un progetto finanziato dall’Asl At di ristrutturazione e che avevamo avuto diversi incontri al fine di trovare i fondi: nulla. A settembre mandiamo una lettera congiunta tra sindaco di San Damiano, Villafranca d’Asti e Villanova d’asti, comunichiamo la necessità di recuperare la sede del nostro territorio, lettera alla quale la regione non ha mai risposto".
Tra l'altro da un progetto iniziale di 3 milioni e mezzo, si parla di circa 800 mila euro per la ristrutturazione della sede di via De Amicis (sede dell'Asl, immobile del Comune.
Rimarca Lanfranco: "Qui ci sono 5 sindaci ed è un segnale forte. Solidarizzo per questa vicenda. In tanti anni si è parlato della casa della salute mancante dì Villanova e si è sempre detto che i primi mille euro sarebbero andati proprio a Villanova. Dopo 15 anni che non ci siano i soldi è incredibile. I cinque comuni fanno 11 mila abitanti. Essere insieme vuol dire condividere la richiesta. Il nord astigiano ha una serie dì debolezze che non possiamo incrementare vedi 118 dove il servizio è insufficiente".
"La Regione non può solo chiedere per fare bella figura - rimarcano i sindaci compatti - siamo pronti a fare sit in e ad andare a Roma".
Giovedì sera ci sarà, in proposito, un consiglio comunale aperto.