Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha scritto ai 105 ucraini residenti in città esprimendo la sua vicinanza e la sua solidarietà per quello che sta accadendo al popolo ucraino.
La lettera
Cari amici,
con la presente sono a testimoniarvi la mia vicinanza e la mia solidarietà per quello che sta accadendo al popolo ucraino, in seguito alla premeditata, ingiustificata e sconcertante invasione da parte dell’esercito russo.
Consideratemi sin da ora per quanto di mia competenza a vostra completa disposizione.
Augurandomi che la cessazione delle ostilità giunga il prima possibile attraverso il dialogo ed ogni forma di diplomazia, porgo un caro saluto.
Sui social anche Alberto Cirio
Solidarietà che arriva anche dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Bambini che camminano soli per strade fantasma. Bambini rannicchiati per terra nei tunnel di una metropolitana diventata l’unico bunker per proteggersi da una bomba. Bambini che stringono forte la mano dei propri genitori con il gruppo sanguigno scritto sulla manica della maglietta che indossano. Da stamattina all’alba questo pensiero mi tormenta. Perché quei bambini potrebbero essere i miei bambini. E non bastano i 49 anni che ho sulle spalle per trovare le parole con cui spiegare a Carolina ed Emanuele il perché di questa guerra. Che è una follia. Per la prima volta dopo due anni dalla sofferenza a cui la pandemia ci ha sottoposto speravamo fosse tempo di ritrovare la pace. Ma la pace non fa parte delle immagini che stiamo vedendo, delle parole che stiamo ascoltando. E se veramente l’Europa ha il senso e il valore che noi crediamo fermamente lei abbia, ora più che mai è il momento di dimostrarlo. Perché questa assurdità va fermata subito. E io spero con ogni forza che uniti si possa trovare una via che fermi la violenza. Lo spero come padre. Lo spero come presidente di una Regione che farà tutto ciò che è nelle sue possibilità per aiutare chi in questo orrore rischia di perdere tutto.