Luca Leucci, chimico alla ricerca di un nesso tra salute e cambiamento climatico e Paolo Emilio Faggella, geologo appassionato di fenomeni dell’atmosfera, si incontrano, casualmente, su internet in un forum sulla meteorologia, comune grande passione. Era il dicembre 2010 e scoprono di abitare ambedue ad Asti. Quasi coetanei con Luca del 1996 e Paolo Emilio dell’anno dopo. Non si erano incrociati alle superiori giusto per la distanza tra il Vercelli di Luca e l’Alfieri di Paolo Emilio, ma con un interesse così forte ad accomunarli impossibile non arrivassero a fare qualcosa assieme.
Cominciano nel 2011 con un piccolo sito, primo nucleo del futuro Dati Meteo Asti. Dopo un anno di articoli e informazioni sulla meteorologia, comprano un dominio e danno vita all’attuale datimeteoasti.it, che certamente conoscerete in molti. Negli anni hanno dedicato tempo e ricerche per conoscere meglio il microclima del nostro territorio, ricostruendo il clima storico di Asti e dintorni e dotandosi del meglio della strumentazione meteo per rilevare i principali parametri meteorologici, da casa loro.
Da maggio 2016 iniziano a fare sul serio con previsioni meteorologiche giornaliere prima sull’Astigiano, e dopo poco anche sulla provincia di Alessandria e sui territori di Langhe e Roero. E poi previsioni meteo a medio termine, tendenze su archi temporali di 7-10 giorni, con sempre maggiori sforzi, esperienza e dati, tutte cose assai utili a comprendere meglio i cambiamenti climatici in atto.
Non paghi, lo scorso 1 marzo hanno inaugurato una rete di stazioni meteo focalizzata sull’area delle province di Asti, Alessandria e Cuneo. Una gran bella scommessa tutta astigiana e un nuovo punto di riferimento per appassionati e addetti ai lavori, con servizi di qualità per tutte le finalità legate al monitoraggio meteo climatico. Una rete locale, capillare e strutturata quale strumento cruciale per studiare il nostro clima e quali influenze riceva dalla morfologia del territorio. Le stazioni consentono anche di declinare e applicare parametri utilissimi all’agricoltura e alla viticoltura: ai classici dati su temperatura, umidità, precipitazioni e vento si possono aggiungere anche bagnatura fogliare, radiazione solare, indice UV, temperatura e umidità del suolo. Dati che, combinati a modelli per le malattie di viti e dintorni, consentono di prendere più corrette decisioni operative di gestione colturale, migliorando produzione e qualità. Mica male, no?