Economia e lavoro - 25 marzo 2022, 10:50

In stato di agitazione per il rinnovo dei contratti, i dipendenti pubblici della sanità ed enti locali

Presidio in corso, ad Asti, sotto la prefettura. Alle 11 una delegazione sarà ricevuta dal prefetto Alfonso Terribile

MerfePhoto

Un presidio per il rinnovo dei contratti in stallo per il mancato stanziamento delle risorse economiche da parte del Governo.

Questa mattina i dipendenti pubblici degli enti locali e della sanità sono in presidio sotto la prefettura di Asti e, una delegazione, sarà ricevuta dal prefetto, Alfonso Terribile, alle 11.

"Si chiede al Governo di rispettare quanto previsto nel 'Patto per l'innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”' sottoscritto il 10 marzo 2021", sostengono Roberto Gabriele, Salvatore Bullara, Dino Penso, sindacalisti funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil.

I sindacati chiedono la valorizzazione della professionalità, da perseguire attraverso la riforma degli ordinamenti professionali "quello degli Enti Locali risale addirittura al 1995" - spiegano e aggiungono: "Serve un piano straordinario di assunzioni, che consenta di recuperare non solo le cessazioni dal lavoro attuali, ma anche quelle avvenute negli anni precedenti, sono le pre-condizioni necessarie ed indispensabili per garantire la stessa sopravvivenza degli enti e dunque il livello dei servizi erogati alla cittadinanza".

Le recenti misure adottate dal Governo con il Decreto energia, con la previsione di misure a sostegno dei lavoratori dipendenti privati "vanno invece nel senso opposto rispetto a quanto previsto dal patto in materia di welfare".

"E questo nonostante quanto avvenuto nell’ultimo anno e mezzo abbia ricordato la misura dell’importanza dei servizi pubblici e dimostrato l’abnegazione di coloro che sul territorio rappresentano e la pubblica amministrazione nella pluralità di enti e amministrazioni, ma ha anche impietosamente messo a nudo la fragilità e l’inadeguatezza del sistema attuale".

Per i sindacati e i lavoratori, il governo dovrà stanziare le risorse necessarie per la revisione dell’ordinamento professionale, valorizzando i dipendenti pubblici e assicurando alla popolazione un’amministrazione pubblica adeguata alle nuove esigenze.

Presente al presidio anche il sindaco di Asti, Maurizio Rasero.