Politica - 26 marzo 2022, 15:45

Gianna Gancia: 'Dal Parlamento europeo chiediamo alla Commissione un piano d’azione dell’Unione europea per garantire la sicurezza alimentare'

"Nel corso della mini-sessione plenaria a Bruxelles di mercoledì e giovedì noi europarlamentari abbiamo votato, a larga maggioranza, una risoluzione che invita la Commissione a mettere al riparo l’Unione Europea da possibili crisi alimentari a seguito dell’aumento dei prezzi del cibo e delle interruzioni lungo la filiera, in parte dovute alla guerra in Ucraina.


Il grano è arrivato ormai a costare quasi il doppio sul mercato mondiale rispetto a inizio anno, il mais poco meno. Tutto questo inevitabilmente ha un impatto anche sui prezzi dei mangimi e mette a dura prova agricoltori e consumatori, soprattutto perché a questo si aggiungono prezzi di energia e fertilizzanti fuori da ogni logica di mercato.

L’obiettivo di questo piano d’azione deve essere semplice: dobbiamo sostenere gli agricoltori europei a produrre quanto più cibo possibile e garantire, nel tempo, alti livelli di produzione. A tal fine, a breve entrerà in vigore un pacchetto di aiuti da 500 milioni di euro. Tuttavia, questo deve essere solo un primo passo. Potrebbero essere necessarie maggiori risorse economiche per fermare la spirale che colpisce i prezzi dei generi alimentari. Anche se la guerra finisse oggi come tutti noi auspichiamo, l’impatto sul raccolto di quest’anno si farà sentire dato che la semina in Ucraina sarà praticamente azzerata.

Dall’Ucraina importiamo principalmente grano e olio, ma anche quantità rilevanti di carne di pollo e uova. Con quasi la metà dell’olio di girasole del mondo, l’Ucraina è il più grande produttore mondiale. La Russia, invece, rappresenta un quinto della produzione di grano mondiale e un quinto di quella di olio di girasole. Le importazioni sono bloccate non solo dall’Ucraina ma anche dalla Russia. Gli scambi commerciali nei porti del Mar Nero sono fermi.

Un piano d’azione per la sicurezza alimentare deve mirare a verificare, settore per settore, dove possono crearsi i colli di bottiglia individuando al contempo fornitori alternativi in Paesi terzi che possano garantire la diversificazione dell’approvvigionamento. Abbiamo inoltre chiesto alla Commissione maggiore flessibilità e alcune deroghe sugli obiettivi dei programmi inclusi nel Green Deal e nel Farm to Fork: quest’anno, tutte le estensioni agricole in Europa vanno impiegate per la produzione di cibo. Per la prima volta dopo tanto tempo, infatti, la questione della sicurezza alimentare torna a essere centrale nel Vecchio Continente.

Ogni proposta legislativa che potrebbe portare alla riduzione dei livelli di produttività alimentare va rinviata. Due anni di pandemia e l’attuale guerra devono far comprendere che, senza sovranità alimentare, gli obiettivi della sostenibilità ambientale restano pura ideologia che non fa altro che danneggiare imprese e cittadini".

Afferma così Gianna Gancia, europarlamentare della Lega, Gruppo Identità e Democrazia.


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