Al Direttore - 30 marzo 2022, 17:10

Quaglia a Coppo: "Il mercato è di tutti e la soddisfazione deve essere generale. Tutti aspetti non tenuti in considerazione"

Dura replica del consigliere di CambiAMO Asti al vicesindaco. "Superficialità, approssimazione e dilettantismo sono le linee guida dell’operazione mercato. Unite a una buona dose di arroganza e di presunzione"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del consigliere comunale di CambiAMO Asti, Angela Quaglia, in merito alla diatriba sul mercato e in risposta all'intervento del vicesindaco Marcello Coppo.

In una Giunta che in cinque anni ha collezionato solo fallimenti, a Marcello Coppo si può assegnare l’Oscar!

Vediamo i settori di cui doveva occuparsi e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Urbanistica: basta parlare con i tecnici del settore e con i professionisti per capire che siamo alla paralisi totale. Le uniche pratiche che sono andate avanti riguardano poche situazioni, molto note, a cui è stata fornita una corsia preferenziale.

Campi nomadi: dalle ruspe alle mance. Una situazione esplosiva di cui si è perso il controllo. Sporcizia, degrado e roghi notturni. Ma, arrivati a fine anno scolastico, si pensa di offrire bus e pasti gratis per favorire la scolarizzazione dei bambini. Superamento dei campi: sconosciuto!

Mercato coperto: ci sono voluti più di 4 anni per aprire un bando per assegnare gli stalli vuoti. E anche così, (nonostante l’apertura alle aziende agricole suggerita dalla sottoscritta per ampliare la rosa delle possibilità), sono stati assegnati soltanto 3 stalli su 11. Nulla, però, sul fronte della valorizzazione della struttura e della sua appetibilità.

Mercato ortofrutticolo: pochissimi i produttori che hanno resistito alla situazione: sporcizia, scarsa manutenzione, mancanza della luce e via discorrendo hanno scoraggiato i più. E dire che basterebbe copiare da altre città a noi vicine per riportare ad Asti una possibilità di vendita a Km 0 e a prezzi contenuti.

Mercato di piazza Alfieri: l’assessore è andato personalmente a fare le strisce per i banchi. Forse aveva un metro più corto di 100 cm oppure gli manca qualche esercizio di aritmetica, come le equivalenze. Fatto sta che i passaggi tra un banco e l’altro non sono a norma di sicurezza, le corsie di accesso neppure e, rispetto a prima della cosiddetta ristrutturazione la situazione è ancora peggiorata perché i “buchi” in piazza esistono ugualmente e alcuni ambulanti non riescono a trovare posto.

Quanto ai settori merceologici, la sottoscritta sa benissimo che oggi si distingue solo tra alimentari e non alimentari. Ma proprio per questo occorre creare percorsi attrattivi per la clientela, ordinati e facili da raggiungere, con criteri che superino la mera applicazione del punteggio in graduatoria.

Non basta che alcuni ambulanti abbiano condiviso la proposta: il mercato è di tutti e la soddisfazione deve essere generale. Ma, soprattutto, deve essere condivisa l’idea di migliorare l’offerta ai cittadini e la possibilità di frequentarlo. Tutti aspetti che non sono stati tenuti in alcune considerazione.

Superficialità, approssimazione e dilettantismo sono le linee guida dell’operazione mercato. Unite a una buona dose di arroganza e di presunzione. Caratteristiche, queste ultime, che non mancano certo all’assessore.

Angela Quaglia- CambiAMO Asti

Al direttore


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