Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha ufficializzato le date delle prossime elezioni Amministrative, che si svolgeranno domenica 12 (urne aperte per l’intera giornata), in concomitanza con i referendum sulla Giustizia.
Pertanto, per quanto concerne i Comuni con oltre 15.000 abitanti – ovvero, nell’Astigiano, il solo capoluogo di provincia – l’eventuale ballottaggio si terrà domenica 26 giugno.
Oltre ad Asti – dove la ‘corsa’ a sindaco vedrà confrontarsi Maurizio Rasero, Paolo Crivelli, Marco Demaria, Salvatore Puglisi e Chiara Chirio – si voterà per il primo cittadino e il rinnovo dei rispettivi consigli comunali anche a Villanova d’Asti, Capriglio, Castagnole Monferrato, Cerreto D’Asti, Mombercelli, Montegrosso, Tonco, Valfenera, Vesime e Viale.
La scelta di quella domenica consentirà peraltro un notevole risparmio sull'allestimento seggi e non comporterà disagi per le famiglie, poiché l'anno scolastico terminerà due giorni prima, il 10 giugno.
I REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA
Contestualmente, come accennato, gli astigiani (così come il resto degli elettori italiani) saranno chiamati ad esprimersi anche in merito ai referendum sulla Giustizia ammessi dalla Corte Costituzionale.
Si tratta – lo ricordiamo - di referendum abrogativi sul tema della giustizia:
- incandidabilità dopo la condanna (il referendum chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica di parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi);
- separazione delle carriere dei magistrati (lo stop delle cosiddette “porte girevoli”, impedendo al magistrato durante la sua carriera la possibilità di passare dal ruolo di giudice a quello di pm e viceversa);
- riforma Csm (un magistrato può candidarsi più facilmente al Csm);
- custodia cautelare durante le indagini (abolizione della reiterazione del reato tra i motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari);
- valutazione degli avvocati sui magistrati