Attualità - 01 aprile 2022, 11:32

'Nuovi orizzonti di autonomia', tavola rotonda su inclusione per la non autosufficienza allo Stragood di via Cirio

Asti rifletterà con Articolo Uno e Uniti si può, venerdì 8 aprile alle 17. Interverrà Giovanni Merlo, direttore LEDHA (Lega per i diritti delle persone con disabilita)

Una tavola rotonda per discutere di autonomia e cercare di avere risposte concrete di inclusione per la non autosufficienza.

Ad organizzare 'Nuovi orizzonti di autonomia', venerdì 8 aprile alle 17, allo Stragood di via Cirio ad Asti, Articolo Uno e Uniti si può.

All'incontro, moderato da Marco Castaldo (Articolo Uno) e Vittoria Briccarello (Uniti si può), interverranno: Giovanni Merlo, direttore LEDHA (Lega per i diritti delle persone con disabilità) Chiara Casotti, esperta di co-housing, Andrea Galliana, ideatore di condominio solidale, Pasquale Volontà, pensionato - esperto di innovazione e digitalizzazione nella pubblica amministrazione locale.

Seguirà una cena.

"La pandemia - spiegano Castaldo e Briccarello - ci ha insegnato che le residenze per anziani e per le persone disabili non solo rappresentano un grave pericolo per la facilità con cui si possono propagare le malattie infettive, ma diventano anche luoghi di esclusione e di emarginazione negando i fondamentali diritti civili ed umani. Occorre cambiare paradigma di pensiero e di programmazione. Le persone devono poter vivere a casa loro, o nel luogo di loro scelta, per tutto il tempo che lo desiderano, insieme agli affetti più cari e nell’ambito delle dinamiche di vita personali in virtù del loro libero diritto di scelta di come, dove e con chi vivere".

La nuova legge delega riguardante le disabilità appena approvata da entrambi i rami del parlamento italiano getta le basi per mettere al centro di ogni progetto di intervento socio-sanitario il soggetto destinatario (anziano, disabile, non autosufficiente) che sceglie in autonomia come vuole essere aiutato.

I fondi stanziati dal PNRR sono strettamente legati all’attivazione di progetti di domiciliarità con servizi territoriali di socio-assistenza efficienti ed efficaci grazie anche all’utilizzo della telemedicina e della digitalizzazione.

"Adesso occorre coinvolgere tutti gli stakeholders del territorio, continuano gli organizzatori, in primis i soggetti interessati, e lavorare da subito per progettare e realizzare nuove organizzazioni di servizi alla persona. Tutti sono invitati a partecipare e ad intervenire con domande e proposte per continuare a progettare il nostro presente".


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