Politica - 08 aprile 2022, 18:45

Dalla Lira ‘moneta complementare’ allo ‘Sportello dei cittadino’ affidati ai Comitati Palio: tutte le proposte di Italiexit per Asti

Presentazione – con intervento telefonico del senatore Paragone, fondatore del partito – per la candidata sindaco Chiara Chirio

Foto di gruppo per Italexit (Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin, come anche per le immagini a fine articolo)

Dialogo diretto con i cittadini, che debbono poter far sentire la loro voce al Comune mediante l’istituzione di uno “Sportello del cittadino” in ciascun rione (affermato letteralmente così, per quanto presumibilmente si intenda anche i borghi, ndr.), presidiato da un referente del Comitato Palio; Sollevazione dei commercianti dal pagamento di alcune tasse comunali come quelle relative i dehor e maggior attenzione alle loro problematiche; Più benessere ed assistenza per i cittadini più fragili e i danneggiati dall’emergenza pandemica.

Ed ancora, valorizzazione delle risorse locali quali vino e tartufi mediante la creazione di un mercato delle eccellenze astigiane da realizzare nell’area del Mercato Coperto; Ripristino della viabilità in piazza Alfieri; Recupero del pieno controllo del Teatro Alfieri e della Biblioteca Astense; Miglioramento dell’illuminazione pubblica e delle aree verdi per consentie ai bambini di giocare in sicurezza.

E, soprattutto, reintroduzione a livello locale della Lira come moneta complementare, da destinare agli stipendi di chi, rimasto senza lavoro, aderirà a piani di lavoro transitori effettuando lavori utili per la cittadinanza. Lire che potranno venir spese nei piccoli negozi locali, non nei centri commerciali, ed utilizzate per pagare parte delle tasse comunali.

Sono alcune delle principali proposte illustrate questo pomeriggio da Chiara Chirio, candidata sindaco di Asti per Italexit, affiancata nel corso della conferenza stampa di presentazione della lista dal coordinatore nazionale Luciano Bosco, dal coordinatore provinciale Franco Quaglia e dalla coordinatrice politica cittadina Carla Gerbo.


CHIRIO: VOGLIO DAR VOCE A QUANTI SI SENTONO ESCLUSI

C’è bisogno di coraggio, sensibilità e competenza ha affermato la Chirio – In questa campagna elettorale sarò accompagnata da un team di professionisti che mi guideranno lungo il percorso e le scelte che affronteremo”. “Voglio dar voce ha aggiunto a chi non si sente rappresentato dalla politica attuale, ai discriminati sospesi dai propri lavori perché il nostro governo ha deciso di introdurre il Green Pass, rivelatosi strumento che ha danneggiato l’economia e diviso le nostre comunità. Oltre che essere stato completamente fallimentare dal punto di vista sanitario”.

Abbiamo vissuto situazioni gravisisime e antidemocratiche – ha concluso – io punterò soprattutto al coinvolgimento. Il cittadino deve essere messo al centro della comunità, essere protagonista. Mio atteggiamento nei confronti della città è e sarà di chiedere di interagire e partecipare in maniera collettiva, perché escludendo le persone non si va da nessuna parte”.


BOSCO: LOTTIAMO CONTRO IL GOVERNO CHE CI HA PORTATI AD ESSERE UNO STATO TOTALITARISTA

“Con Chiara – ha affermato Luciano Bosco proseguiamo le nostre battaglie per la ripresa della sovranità e la lotta a questo governo che ci ha portato ad essere uno Stato totalitarista in cui devi fare come dicono loro. Abbiamo visto calpestati i diritti costituzionali di molti cittadini, impossibilitati addirittura ad andare al lavoro. Italexit nasce dal basso, dalle persone, dalla consapevolezza che l’Italia è cresciuta sulla base dell’inventività dei singoli. La politica si è completamente scordata della nostra storia, siamo convinti che sia necessario rivalorizzare le persone”.

Dopo aver sottolineato che presidieranno ogni seggio perché “i partiti che vanno per la maggiore hanno veri e propri professionisti del seggio e gioco facile nel far annullare voti se nessuno li controlla”, ha concluso affermando che Il sindaco deve difendere ad ogni costo le competenze del territorio e con questa sfida elettorale cercheremo di far diventare Asti centrale”.


QUAGLIA: NON VOTATE I PARTITI CHE SOSTENGONO DRAGHI, VOGLIONO PORTARCI ALLA GUERRA

A settembre 2020 ero da solo a rappresentare Italexit ad Asti, oggi siamo circa 150 tra simpatizzati e iscritti – ha sottolineato Franco Quaglia – Speriamo che cittadino capisca il messaggio di Italexit, noi vogliamo la libertà. Non vogliamo parlare male dell’uno o dell’altro, invitiamo semplicemente i nostri potenziali elettori a non votare le forze che sostengono il governo Draghi, compresa la finta opposizione di Fratelli d'Italia. E’ tutta gente che vuol portarci alla guerra, noi vogliamo la libertà”


GERBO: LAVOREREMO CON SERIETA’, ONESTA’ E TANTA TRASPARENZA

“Il nostro impegno – ha aggiunto Carla Gerbo – sarà sicuramente volta a migliorare il nostro territorio: il nostro programma non è solo una serie di proposte buttate giù per carpire i voti, ma vere e proprie linee guida che ci siamo prefissati di raggiungere se i cittadini saranno disposti a darci la loro fiducia. Lavoreremo con serietà, onestà e tanta trasparenza”.

PARAGONE: LO STATO CENTRALE HA DIMENTICATO LA PROVINCIA ITALIANA

Sul finire dell’incontro è intervenuto – solo telefonicamente, poiché ci sono state difficoltà nella trasmissione video – il senatore Gianluigi Paragone, fondatore del partito, che ripromettendo di essere presente di persona per la chiusura della campagna elettorale ha sostenuto che la sfida della Chirio sarà “da una parte entusiasmante, perché dovrà mettersi sulle spalle un pezzo delle sofferenze dei concittadini, e dall’altra dovrà sopportare il peso grave del tema dei bilanci familiari che hanno bisogno di risposte immediate”.

“I sindaci – ha aggiunto si ritrovano con un governo che non dà disponibilità: solo promesse sul PNRR, ma vaghezza assoluta sui temi dell’oggi. La provincia italiana è un po’ dimenticata dallo stato centrale, se potessimo unire i punti ritroveremmo l’italianità”. “In tutte le province – ha concluso – avverto una ritrovata voglia di libertà da parte dei cittadini”.

Chiara Chirio

Da sinistra a destra Luciano Bosco, Chiara Chirio, Franco Quaglia e Carla Gerbo

Il tavolo dei relatori


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